La penna degli Altri 07/05/2022 10:13

José, la «famiglia» e quelle lacrime che raccontano...

AS Roma v Leicester City: Semi Final Leg Two - UEFA Europa Conference League

Raramente da questi parti si sono viste lacrime di gioia. Più per le delusioni. Roma ha fatto piangere José Mourinho: la foto ha fatto il giro d'Europa, lo Special One così non lo avevamo ancora visto. A Roma José esplode d'amore e si commuove: ha costruito una famiglia e lui ne è il padre orgoglioso. Piange perché ha visto una città in delirio, tifosi di ogni età per strada, colori, suoni, bandiere, ha pianto e fa piangere. Negli scorsi anni c'è stata scarsa empatia tra il club e i suoi fan, oggi si è tornati alla normalità: è la prima grande vittoria di Mourinho, aver riportato sentimento nella gente. La famiglia Roma si è allargata: allenatori, squadra, tifosi e giocatori. Il tecnico ci ha messo un po' a costruire una squadra che avesse senso logico, ma ci è riuscito nel momento decisivo della stagione: ha scelto un gruppo ed è andato avanti con quello, portandolo oltre le proprie forze e i propri limiti. Chi è sparito dalle rotazioni non ha mai accennato mezza polemica, compreso Zaniolo. È stato capace di formare un gruppo, ha inventato Zalewski, ha creato una struttura difensiva che è stata alla lunga l'arma vincente, ha stimolato Abraham portandolo a segnare 25 gol al suo primo anno romano. La squadra ha giocato male per tanto tempo, ora fa anche vedere buon calcio, ma la parte migliore della squadra sono la sostanza e lo spirito combattivo, doti che emozionano e aiutano a vincere e questo è il modo migliore per costruire. Il prossimo passo dovrà essere quello di andare a pescare altri calciatori di livello per allargare la famiglia.

(Il Messaggero)