La penna degli Altri 13/05/2022 07:32
Il disegno di Mou
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Tredici giorni, tre partite, due trasferte, una finale. La Roma si gioca tutto, da domani contro il Venezia al 25 maggio nella sfida di Tirana con il Feyenoord può prendersi l’Europa, scrivere la storia del club oppure fermarsi a un passo dal doppio traguardo. Uno scenario che tutti a Trigoria vivono tra il fomento e la comprensibile ansia. Tutti tranne uno, José Mourinho, che ama questi momenti e più di chiunque altro ha la capacità di creare le migliori condizioni emotive per affrontarli. Tanto lavoro, studio dei dettagli, programmazione. Nulla viene lasciato al caso e adesso più che le gambe va allenata la testa dei giocatori. Ecco perché il tecnico, ad esempio, ha già deciso che domenica, dopo la gara con il Venezia, concederà una giornata di riposo ai suoi. Lo stesso probabilmente avverrà sabato 21 maggio, all’indomani dell’ultima sfida di campionato anticipata al venerdì in casa del Torino. L’agenda di lavoro è ormai definita.
Oggi la squadra si allena di pomeriggio a Trigoria - dopo la conferenza stampa di Mourinho in programma alle 16 - e resterà a dormire nel centro sportivo, come non sempre accade per le gare casalinghe. Un segnale chiaro dell’importanza che verrà data al match con il Venezia, da vincere a tutti i costi per salutare al meglio il pubblico di casa (quinto sold out di fila all’Olimpico, previsti eventi speciali a latere della partita) e mettersi davanti alla tv tra domenica e lunedì sperando che le competitor per i posti in Europa League perdano qualche punto. Contro i lagunari Mourinho intende schierare i titolari, tranne lo squalificato Mancini (pronto Kumbulla) e l’infortunato Mkhitaryan, che punta il Feyenoord e potrebbe giocare qualche minuto a Torino. Il portoghese concederà un turno di riposo a qualcuno solo se lo vedrà particolarmente stanco. Ma i big hanno già dato tutti la propria disponibilità, compreso Spinazzola, che rivedremo ancora. Perché in fondo giocare partite «vere» è il modo migliore per avvicinarsi a una finale. Dal 16 si comincia a lavorare sul Torino, con partenza giovedì dopo la rifinitura. In quei giorni a Trigoria si terrà anche un media day organizzato dall’Uefa in vista della finale, con allenamento aperto alla stampa: Mourinho ne avrebbe fatto volentieri a meno ma sa bene che in questi casi non è possibile. Per la partita in casa dei granata qualche calcolo lo farà, l’ideale sarebbe arrivarci già da qualificati all’Europa (servirebbe una vittoria col Venezia e la sconfitta di Fiorentina a Genova e Atalanta a San Siro), i calcoli sul turnover si faranno dopo.
La partenza per Tirana, alla fine, dovrebbe essere fissata a martedì: non è escluso che l’Uefa consenta ai giallorossi di svolgere la rifinitura a Trigoria, dove ieri intanto sono stati ricevuti i rappresentanti Ulivieri (Asso-allenatori) e Albertini (Figc) che hanno consegnato a Mourinho il premio per la Panchina d’Oro del 2010 mai ritirato dal tecnico. Nel centro sportivo si è rivisto anche l’ex giallorosso Benatia, premiato con una maglia da Tiago Pinto.