La penna degli Altri 13/04/2022 08:09
Mou sogna in grande
IL TEMPO (E. ZOTTI) - Una notte che vale la storia. Perché in gioco non c'è soltanto la resa dei conti con un avversario che fin dalla fase a gironi si è rivelato molto più ostico del previsto. Roma-Bodo Glimt rappresenta il possibile punto di svolta nel percorso intrapreso da José Mourinho nella Capitale: ribaltare il 2-1 dell'andata significherebbe continuare il cammino verso la vittoria di un trofeo che a Trigoria manca da 14 anni ma fornirebbe anche un'altra prova tangibile del passo in avanti compiuto dalla squadra in termini di maturità e forza mentale. In più, con il passaggio del turno, la Roma diventerebbe l'unica squadra in Europa ad aver raggiunto nella sua storia le semifinali di tutte le competizioni continentali, comprese quelle di Coppa Europea Centrale del 1931/32 e Coppa delle Fiere (raggiunta due volte e vinta nella stagione 1960/61). In quella 69/70 a fermare la corsa della Roma verso la finale di Coppa delle Coppe fu la sfortuna, con l'eliminazione contro il Gornik Zabrze arrivata dopo il lancio della monetina. Nell'83/84 invece la squadra allenata da Liedholm e guidata sul campo da Di Bartolomei riuscì nell'impresa di raggiungere la finale di Coppa dei Campioni - dall'esito drammatico - ribaltando il 2-0 subito in casa del Dundee con un 3-0 all'Olimpico. Storica anche la vittoria sul Broendby, arrivata sette anni più tardi in Coppa Uefa. Per il momento quella contro l'Inter 90/91 rimane l'ultima finale europea conquistata dalla Roma. Più recenti le semifinali giocate in Champions League con il Liverpool nel 2017/18 e quella di Europa League con il Manchester United dell'anno scorso, entrambe vinte dagli inglesi. Se lo Special One dovesse riuscire ad eliminare il Bodo, raggiungendo la semifinale di Conference League, chiuderebbe un cerchio iniziato esattamente 90 anni fa, con l'obiettivo mai celato di mettere l'ultimo tassello del puzzle con la vittoria di un torneo internazionale. Passando il turno inoltre diventerebbero tre le semifinali europee raggiunte nelle ultime cinque stagioni, meglio di ogni altra squadra italiana. Risultati che consentono al club di Friedkin di occupare la casella numero 11 nel ranking Uefa, seconda italiana dietro la Juventus ottava. Per continuare a sognare però c'è da sfatare il tabù Bodo, uscito indenne dai tre precedenti stagionali. Questa volta a spingere la squadra ci saranno più di 65 mila romanisti, che accoglieranno la squadra di Knutsen in uno stadio infuocato. E non è escluso che i norvegesi possano iniziare a respirare il clima rovente già in queste ore: ieri pomeriggio sui social alcune pagine gestite da tifosi hanno diffuso il nome dell'albergo che ospita il Bodo, invitando chiunque si trovasse nei paraggi all'utilizzo del clacson nelle ore notturne. L'allerta delle forze dell'ordine rimane alta, nonostante nell'ultima trasferta a Roma del Bodo non sono stati registrati problemi tra le due tifoserie. Per la gara di domani Mourinho è intenzionato a confermare la squadra schierata all'andata: Lorenzo Pellegrini tornerà in campo dal 1', dopo aver saltato la gara con la Salernitana per squalifica, mentre Nicolò Zaniolo sembra destinato ad iniziare in panchina. Diffidati Roger Ibanez e Marash Kumbulla, che tornerebbero 'puliti' dal prossimo turno se non dovessero ricevere ammonizioni. Per la prima volta in stagione lo Special One potrà contare su tutti i giocatori in rosa.