Leonardo Spinazzola è partito in Finlandia con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per tornare al meglio dopo la rottura del tendine d'Achille rimediata all'Europeo. Operato il 5 maggio dal professor Lasse Lempainen, il calciatore si era promesso di tornare in gruppo a novembre, ma così non è stato. La Roma era fiduciosa, tanto da averlo inserito ad agosto nella lista UEFA, ma il chirurgo aveva annunciato sin da subito di essere pazienti e di aspettare circa 7 mesi.

José Mourinho commentò così le condizioni fisiche dell'esterno: "Mi sarebbe piaciuto sapere chi è stato il fenomeno che ha detto che sarebbe rientrato a novembre, sarebbe stato un pazzo. È stato lui? Anche lui è stato un pazzo, era iperottimista. L'hanno motivato nel modo sbagliato, è impossibile recuperare in così poco tempo da questa lesione. Se rientrerà ad aprile o maggio sarò contento". Anche il medico della Nazionale Andrea Ferretti fu d'accordo con lo Special One, infatti affermò che "la previsione più realistica sia quella di tornare per la fine del campionato".

Spinazzola quindi è volato in Finlandia in compagnia del dottor Costa, medico sociale del club, per sostenere gli esami nelle giornate di oggi e domani e, qualora i risultati siano incoraggianti, potrebbe finalmente tornare tra i convocati per poi essere impiegato gradualmente nelle partite.

Sulla corsia sinistra Vina non ha convinto, così come Maitland-Niles, mentre Zalewski si è adattato in quel ruolo con grande sacrificio. Mourinho quindi spera di ritrovare il padrone indiscusso di quella fascia.

(gasport)