La penna degli Altri 26/03/2022 09:28
Gravina sotto accusa. E in Lega c’è chi chiede più spazio agli stranieri
L'eliminazione dai Mondiali contro la Macedonia del Nord apre un processo al vertice del calcio italiano: Tavecchio quattro anni fa fu costretto a dimettersi, ora è il turno di Gravina, che però non ci pensa proprio. Ha accumulato alleanze con Ceferin e Malagò, ha un consenso esteso ma anche una convinta frangia di nemici, su tutti Lotito e De Laurentiis. La Serie A strappa: il primo colpo è stato il documento dell'assemblea della Lega Serie A che bollava la riforma Gravina per le iscrizioni ai campionati come una serie di "forzature o ingiuste penalizzazioni". Uno schiaffo messo nero su bianco.
Le radici del problema Italia, però, sono profonde: la Nazionale ha appena 60-70 giocatori eleggibili, il campionato è intasato di stranieri dal livello mediocre che costano però il 25% in meno di un italiano grazie al decreto crescita. Nell'ultima assemblea di Serie A qualcuno ha avanzato la proposta di allargare il numero di extracomunitari tesserabili, da 2 a 8. La Federcalcio non ha saputo intervenire nella formazione e nella tutela dei talenti. Negli ultimi 3 anni in Figc si sono occupati di politica finanziaria, rinviando programmi, mentre ora si corre ai ripari studiando una riforma che permetta di garantire l'impiego di giocatori formati in Italia nelle Primavere, più l'obbligo di destinare parte dei ricavi dei club alle spese per le infrastrutture per le giovanili.
(repubblica)