La penna degli Altri 31/03/2022 09:27

Friedkin tratta con la Uefa

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IL TEMPO (A. AUSTINI - F. BIAFORA) - Tanti tavoli aperti e un futuro tutto da scrivere. I Friedkin - o chi per loro - si dividono tra i colloqui serrati con la Uefa per trovare un’intesa sulla violazione al Fair Play Finanziario auto-denunciata dalla Roma stessa, con il Campidoglio per la scelta dell’area del nuovo stadio e l’acquisto di altre società di calcio. Andando per ordine, sono in pieno svolgimento i confronti fra gli uomini del Club Financial Control Body di Nyon e il giallorosso Pietro Berardi, supportato dai dirigenti dell’area «finance». La Roma fa parte di quella trentina di club convocati dalla Uefa per concordare un nuovo piano di rientro in seguito al mancato rispetto dei parametri dell’ormai vecchio Fair Play Finanziario. Le norme in vigore prevedono che le società avrebbero potuto sommare una perdita massima di 30 milioni nel quadriennio chiuso al 30 giugno 2021, considerando i risultati dei primi due bilanci del periodo e la media degli ultimi due. La Roma ha sforato di parecchio i paletti, visto che quel numero è pari a -244 milioni di euro, dai quali vanno però sottratti i cosiddetti costi «virtuosi». Detto che la settimana prossima la Uefa annuncerà le regole in vigore dalla prossima stagione, che dovrebbero portare a imporre gradualmente ai club di non poter spendere sulla squadra più del 70% dei rispettivi ricavi a partire dal 2024/25, intanto va sanato il pregresso. Sul tavolo, tra le varie opzioni, c’è un settlement agreement di durata triennale, che imporrebbe alla Roma una serie di condizioni da rispettare.

In attesa di capire meglio gli eventuali paletti, Tiago Pinto lavora sul mercato e ha chiuso per lo svincolato Svilar.

Intanto lo stesso Berardi, accompagnato dalla consulente Lucia Bernabè e dall’avvocato del club Lorenzo Vitali, la settimana scorsa è stato ricevuto di nuovo in Comune: sul tavolo sarebbe rimasta come unica opzione l’area di Pietralata, meno gradita alla Roma rispetto a quella dei Mercati Generali\Gazometro. Nulla è stato ancora deciso ma il cerchio si stringe.

I Friedkin, nel frattempo, allargano i propri orizzonti. Come anticipato a febbraio da Il Tempo, i texani sono vicini all’acquisto del Cannes, club di quinta serie francese. L’offerta è entrata in una shortlist di tre proposte e sarebbe la preferita dagli attuali gestori della storica società transalpina. Dietro l’investimento si cela un business immobiliare, visto che il Cannes ha firmato una convenzione con l’amministrazione locale per la costruzione di una cittadella sportiva sul modello di quanto fatto dal Nizza. I legali dei Friedkin stanno ultimando l’analisi della convenzione, in programma ci sono altre riunioni e l’annuncio non è previsto prima di 3-4 settimane. Dan e Ryan sono legati a quell’area e alla città dove si assegna la Palma d’Oro del cinema, l’altra grande passione di famiglia. La mamma del presidente giallorosso vive a Saint Tropez e i Friedkin si vedono spesso lì. Roma, Cannes e non solo, visto che i texani stanno cercando da mesi un terzo club da acquistare in Europa e avrebbero puntato il mirino sul Belgio.

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