La penna degli Altri 16/03/2022 09:40

Don Camillo e il Barone. Piazza della chiesa intitolata a Liedholm. Scoppia la lite sindaco-parroco

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Chissà quale battuta avrebbe pronunciato Liedholm per risolvere la questione. Il motivo del contendere è l'intitolazione all'indimenticato allenatore di Roma e Milan della piazza antistante la chiesa parrocchiale di Cuccaro. Il promotore di questa iniziativa è il sindaco Franco Alessio. Ha espresso un parere fortemente contrario un comitato di cui fa parte don Germano Rota, che vorrebbe dedicare la piazza a don Giovanni Caprino, storico parroco del paese. Lu e Cuccaro, due paesi confinanti, sono stati fusi in un solo comune tre anni fa: il municipio è Lu, le parrocchie sono due e in quella di Cuccaro fu celebrato il funerale di Liedholm, nel 2007. Il piazzale della parrocchia non ha ancora un nome e così il sindaco ha deciso di intitolarla a Nils Liedholm, ma è stato costituito il "comitato don Giovanni Caprino", con l'obiettivo chiaro di far cambiare idea alla Giunta. Il sindaco ha fatto sapere che: "ormai manca poco: la Prefettura ha dato il benestare e adesso stiamo pensando se limitarci a una targa o se posizionare nella piazza anche un busto di Liedholm. E aggiungo che abbiamo già individuato un’altra piazza da intitolare a don Caprino, ma scommetto che al comitato non andrà bene nemmeno questo".

Da tempo i Liedholm hanno lasciato Cuccaro. Carlo, il figlio del Barone, è rimasto sorpreso dalla polemica: "Sono cose che nei paesi a volte succedono. Mi dispiace che siano state dette cose false, tipo che mio padre fosse ateo. Non è vero, anzi era molto religioso. Era luterano e quando gli chiedevo perché andasse in chiesa mi rispondeva che Dio è uno solo. Papà ha avuto un funerale religioso e il giorno che si sentì male, iniziando il percorso che l’avrebbe condotto alla morte, si trovava proprio in chiesa: era la messa di Pasqua. Detto ciò, non vedo alcun problema nell’intitolazione della piazza a don Giovanni Caprino: lo conoscevo bene, era un amico della mia famiglia. Cenava spesso da noi. Era un uomo estremamente intelligente".

(gasport)