La penna degli Altri 21/02/2022 08:19

“Ti manda la Juve”: Mou va fuori giri, rischia 3 turni

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LA STAMPA (G. BUCCHERI) - Se fai il ribelle quan­do stai per conqui­stare il mondo - all' del Triplete - ogni gesto sbagliato è il ge­sto di un vincente. Se, al contrario, cerchi ad ogni costo di salire sulle barricate quando lo Special One è un bel ricordo, lo sbaglio oltre che ad essere fuoriluogo ap­pare come la mossa della di­sperazione. José Mourinho rischia due o tre giornate di perché, sotto lo sguardo degli uomini della procura federale della Figc, ha calciato il pallone in tri­buna con rabbia, ha cerca­to il contatto con l'arbitro e, all'arbitro, ha urlato in campo e nel tunnel degli spogliatoi "...ti hanno mandato apposta, ti ha mandato la ...". Tutto per quattro minuti di recu­pero e non sei, sette o otto come avrebbe voluto il tec­nico portoghese dopo il 90' di Roma-Verona.

Referto pesante - Il rumore dei nemici che tor­na, dunque. Ma i nemici, Mou, se, proprio vuole, se li dovrebbe cercare altrove vi­sto che a smentirlo è stato il suo stesso capitano, e fede­lissimo, Lorenzo Pellegrini ("Bisogna fare un passo in­ dietro, perché  nessuno ce l'ha con noi" così alla Gazzetta dello Sport).

In principio, al tempo del già citato e nobilissimo Tri­plete, ci furono le manette mimate all'indirizzo del si­gnor Tagliavento durante -Sampdoria. Poi, dilui­ti nella carriera, calci alle bottigliette che in Premier League, sulla panchina del­lo United, erano diventati norma e sanzioni. Ora, a Pairetto, Mou ha mimato il telefono e urlato una som­ma di illazioni pesanti. «La­vorerò per voi...», così il por­toghese ad  una tifoseria che, per ora, non lo ha mol­lato, anzi. Parte della diri­genza giallorossa si è scusa­ta, a lungo, con il direttore di gara, ma non Tiago Pinto, il direttore sporti­vo, ma non solo, della so­cietà. O, meglio, le scuse sono arrivate solo a metà e un po' tardive tanto che an­che Pinto rischia uno stop per dichiarazioni lesive.

Mourinho si era presen­tato nella Capitale diverso nelle intenzioni. Ma è ba­stato poco per rivederne la versione provocatoria e polemica di sempre: gli ar­bitri ce l'hanno con lui e con i giallorossi, la sua pre­dica puntuale. Pellegrini la vede in maniera oppo­sta, la classifica racconta di una Roma a singhiozzo: la zona resta lontana, i passi falsi una costante pericolosa.