La penna degli Altri 08/02/2022 07:37

Moratti su Mou: "Le cose cambiano, i sentimenti restano". Materazzi: "Il cuore sarà diviso, ma vorrà vincere"

moratti mourinho

GASPORT - In occasione del ritorno di Josè Mourinho a San Siro per la sfida tra e Roma in Coppa Italia, la rosea ha intervistato due figure particolarmente legate a quella dello Special One. Di seguito alcuni stralci delle dichiarazioni rilasciate al quotidiano da Marco Materazzi, Francesco Toldo e Massimo Moratti, a cominciare dall'ex presidente nerazzurro:

Presidente Massimo Moratti, è il momento di aprire il libro Cuore.
«Sarà una emozione grandissima accogliere José a Milano, a San Siro, nel suo San Siro: sarà come fare un tuffo nei ricordi, per me che ho vissuto fianco a fianco le sue due stagioni indimenticabili, ma per tutti gli interisti che si sono immedesimati in lui. Siamo diventati quasi la stessa cosa. Nessuno potrà mai cancellare quello che abbiamo vissuto insieme: il tempo te lo fa vedere da una diversa prospettiva, ma i sentimenti restano gli stessi. Come la gratitudine e questo riconoscenza sincera che abbiamo nei suoi confronti».

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Si aspettava, però, queste difficoltà romane?
«Ripeto, è semplicemente in una piazza differente, forse più difficile ma comunque stimolante, basta dargli il giusto tempo. Andare a Roma per José significa aggiungere nuove sfide nella carriera: al di là delle volte in cui giochiamo contro, tutti facciamo e faremo sempre un po’ il tifo per lui».


Qui invece le dichiarazioni dell'ex difensore:

Come vivrà Mourinho il 'ritorno'?
«Mou ha già giocato contro l' in campionato ed è già tornato a Milano in altre occasioni, ma questa sarà una partita particolarmente emozionante: sarà 'speciale' vedere San Siro nerazzurro, la sua vecchia casa, e tornare lì dove è stato così felice, ma non dimentichiamoci ciò che più conta per tutti, ovvero la qualificazione in semifinale di Coppa Italia».

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Il pensiero di Francesco Toldo:

Il suo rapporto con Mou
Ero il vice di Julio Cesar ma Josè con me fu chiaro dall'inizio e questa è la cosa che conta. Mancini lo fu molto meno. Mou è un uomo con la U maiuscola. Uno degli allenatori più preparati, concreti e intelligenti. Pur con i suoi difetti, come tutti.