La penna degli Altri 04/02/2022 08:32
Il Genoa rivoltato da cima a fondo: Blessin e 15 nuovi per il miracolo
Il Genoa, atteso all’Olimpico contro la Roma è la squadra più indecifrabile e più rinnovata, dai quadri societari e tecnici al parco giocatori, fino allo sponsor di maglia, che esordisce domani ed è un integratore, di quelli per ripartire di slancio. I dirigenti sono arrivati a metà novembre, dagli Usa come ormai un terzo dei proprietari in A: trattasi di Joshua Wander e Steven Pasko della 777 Partners, una holding di Miami con un portafoglio clienti da 8 miliardi, mentre il nuovo amministratore delegato è un ingegnere spagnolo, al secolo Andres Blazquez Ceballos. Sa di laboratorio anche l’operazione tecnica che a metà gennaio, constatati gli impacci di Andriy Shevchenko che a sua volta era subentrato a Ballardini, ha portato in panchina Alexander Blessin da Stoccarda, 48 anni, 0-0 all’esordio contro l’Udinese, un curriculum che sta in un biglietto del tram: 8 anni nelle giovanili del Lipsia, poi 18 mesi in Belgio all’Ostenda (subito un quinto posto, ma un mese fa era terz’ultimo in classifica). Scelta che profuma di Lipsia, quindi di Red Bull e di Ralf Rangnick, di cui Blessin è stato allievo. Così hanno saccheggiato gli algoritmi tirando fuori un mercato frenetico, con un passivo di 20 milioni: tra rientri prestiti, rescissioni varie e ragazzi, sono andati via in 13 (tra cui Pandev, Behrami, Caicedo e Radovanovic) e sono arrivati in 15, tutti tra i 20 e i 25 anni. E quasi tutti dall’Europa del nord, tranne gli italiani Piccoli e Calafiori: tra gli altri il tedesco Amiri, i norvegesi Frendrup e Ostigard, l’islandese Gudmundsson, lo svizzero Hefti, l’attaccante italo-ghanese Kelvin Yeboah, nipote del mitico Tony Yeboah.
(Il Messaggero)