La penna degli Altri 15/02/2022 07:17
I club si giocano la carta Bonomi per la presidenza: è sostenuto dai big
La Lega di Serie A non ha ancora un vertice e probabilmente sarà così anche dopo la giornata di oggi. I club si sono dati appuntamento in mattinata e in calendario c'è la seconda assemblea elettiva. Manca un presidente dal primo febbraio, dalle dimissioni di Dal Pino: otto giorni fa il primo incontro per trovare un sostituto e da allora le società hanno a disposizione 45 di giorni prima che intervenga il commissariamento della Figc. Rischio che i club sanno di non correre. Oggi verranno proposte le candidature: la prima è quella di Carlo Bonomi, numero uno di Confindustria. Ha rutti i requisiti: sarebbe un presidente con solidi rapporti istituzionali e in questo momento il calcio ha necessità di essere ascoltato, anzitutto sui ristori.
Con il Governo si dovrà discutere anche di stadi e infrastrutture, legge Melandri, scommesse, rateizzazione di debiti e contributi, ma anche dell'indice di liquidità. Il diretto interessato ha offerto la propria disponibilità, ma sono già iniziate le manovre degli oppositori. Il club, al cui comando c'è Lotito, solleva due obiezioni: incompatibilità tra ruolo che riveste e quello di numero uno della Lega e sul tempo da dedicare al calcio. L'incompatibilità sembra un pretesto per bloccarne l'elezione. Da questo fronte arrivano le candidature di Lorenzo Casini, giurista romano, e Salvatore Nastasi, segretario generale del ministero dei Beni culturali. Non è scontato che nell'assemblea di oggi si arrivi a deliberare: questo passo si farà solo quando si avrà la certezza di una maggioranza ampia. Perché la Lega abbia il suo nuovo presidente occorre la maggioranza dei due terzi, cioè almeno 14 su 20. Nella terza basterà la maggioranza semplice, quindi 11 voti.
(Gasport)