La penna degli Altri 09/12/2021 07:22
Roma niente scherzi
IL TEMPO (E. ZOTTI) - José Mourinho non vuole rischiare. Con una rosa decimata e una classifica che non sorride dopo le due sconfitte arrivate contro Bologna e Inter, per la trasferta di Sofia contro il Cska lo Special One ha lasciato a casa Rui Patricio, Smalling e Mkhitaryan. Nonostante in ballo ci sia la vetta del proprio girone di Conference League, questi tre giocatori troppo importanti per essere rischiati sotto la neve della Bulgaria: «Sappiamo che ogni giocatore che perdiamo in questo momento è un disastro. Rui Patricio, Mkhitaryan, Smalling non hanno viaggiato con noi. Abbiamo il miglior gruppo possibile per cercare di vincere questa partita - ha spiegato il portoghese - il portiere ha giocate tutte le partite, ha bisogno di respirare e di dare l'opportunità a Fuzato di giocare; Smalling ha avuto un infortunio duro e ha giocato tre partite di fila in una settimana, Mkhitaryan gioca sempre e ha giocato a centrocampo nelle ultime partite».
Tre assenze che si aggiungono a quelle di Pellegrini, Spinazzola, El Shaarawy e Carles Perez e che rendono quasi obbligata la formazione che questa sera si giocherà il primo posto nel girone nella speranza che lo Zorya riesca a fermare il Bodø/Glimt: «Ho parlato con i giocatori e ho fatto un esempio. Quando ero al Manchester United in Champions League, noi e la Juve eravamo qualificati per gli ottavi di finale e per finire primi la Juve non doveva vincere con lo Young Boys e noi dovevamo farlo con il Valencia. Non ci abbiamo creduto, abbiamo perso noi e ha perso la Juve. La sensazione è che ti senti un idiota. Dobbiamo giocare per vincere, poi se il Bodø/Glimt vince siamo secondi,andiamo ai playoff a febbraio. Quello che non può succedere è che il Bodø non vinca e anche noi non vinciamo».
Davanti a Fuzato il tecnico si affiderà ancora una volta alla difesa a tre con Mancini, Ibanez e Kumbulla che prenderà il posto di Smalling. A centrocampo Veretout potrebbe usufruire di un turno di riposo: se il francese dovesse iniziare dalla panchina sarà uno tra Villar e Darboe a prendere il suo posto in mezzo a Cristante e Diawara, mentre ad agire sugli esterni saranno Karsdorp e Vina. In attacco nuova chance per il tandem Abraham-Zaniolo, con il numero 22 favorito su Shomurodov considerata anche la squalifica che gli impedirà di essere in campo con lo Spezia. Nonostante il periodo non sia dei migliori tra risultati negativi e gli imprevisti incontrati finora dai giallorossi, Mourinho non perde lucidità e ambizione quando si parla della possibilità di arrivare in fondo alla Conference League e conquistare il suo primo trofeo da romanista: «Sogno di vincerla. Riuscirci alla prima edizione sarebbe storico. Abbiamo la squadra per competere con Tottenham e Rennes, ma anche con quelle che arriveranno dall'Europa League che sono ovviamente più forti. Il problema è che dobbiamo giocare da gennaio a fine maggio tre competizioni ed è difficile dire come arriveremo ad una determinata partita. Questa è la differenza tra squadra e rosa». Un gap che Tiago Pinto proverà a colmare sul mercato nelle prossime settimane: missione che si preannuncia complicata visto che al momento il club si sta muovendo alla ricerca di operazioni in prestito con diritto di riscatto.