La penna degli Altri 16/12/2021 07:23
Affari in calo, ma gli agenti incassano 500 milioni nel 2021. E sono i Paperoni del calcio mondiale
Gli agenti sono come il banco a sette e mezzo: vincono sempre. Nel 2022 dovrebbero cambiare le cose, con Fifa e Uefa che li hanno messi nel mirino. Loro si ribellano alle novità in arrivo, minacciano cause, eppure continuano a incassare cifre che il calcio non potrebbe più permettersi. L'ultimo report Fifa conferma la tendenza: durante il 2021, i club hanno pagato 500,8 milioni di dollari di commissioni. Circa lo 0,7% più dell'anno scorso, il problema è che il valore dei trasferimenti si è ridotto del 14%. Dal 2011 al 2021 sono stati spesi 4 miliardi di dollari per gli agenti. Nel 2011 le commissioni si aggiravano sui 120 milioni di dollari l'anno, sui 239 nel 2014, 387 nel 2016 e 655 milioni nel 2019, poi è arrivato il virus, ma nel 2021 c'è stato un nuovo segnale di risalita. A Zurigo stanno studiando un nuovo regolamento, che dovrebbe entrare in vigore a fine 2022: in ballo la tutela dei minori, interventi sull'elasticità delle finestre di mercato, riduzione delle rose e infine la riduzione delle commissioni stesse. Potrebbe essere introdotto un tetto massimo: il 6% sull'ingaggio del calciatore. Una vera e propria rivoluzione etica. C'è anche il problema dei parametri zero: dei 500,8 milioni del 2021, ben 107,2 (il 21%) sono spesi per “transfers without transfer fee”. Soltanto l'Europa può permettersi di spendere queste cifre che per gli agenti: i club europei spendono il 95,8% dei 500,8 milioni di dollari totali: 133,3 milioni i club inglesi, 84,3 i tedeschi, 73,5 gli italiani, 34,8 gli spagnoli, 30,3 i francesi e 29,3% i portoghesi. La svolta è in arrivo.
(Gasport)