La penna degli Altri 02/11/2021 07:12
Più normal che Special: poco gioco e pochi gol. La Roma di Mourinho adesso è sotto accusa
Dopo il match con il Milan Mourinho ha detto "Meglio che non parlo di arbitri, altrimenti la prossima partita non posso andare in panchina", ma aveva già espresso lo stesso concetto quando era sulla panchina di Inter, Real Madrid, Chelsea e Manchester United, club che avevano un peso politico superiore. Nel periodo interista disse: "Ho avuto sempre la sensazione che gli arbitri facessero errori a catena contro di noi, così allenavo la squadra a giocare in dieci", in quello al Chelsea disse: "I miei giocatori non godono del rispetto che meritano, e per quello che dico probabilmente rischio di non sedermi in panchina nella finale di Coppa di Lega", quando era al Real Madrid: "Ho una lunga lista di errori arbitrali, ma se la faccio vedere non sarò sulla panchina la prossima partita", mentre quando guidava lo United: "Non posso neanche criticare le scelte dell’arbitro, altrimenti non sarò in panchina". La sensazione è che sia una strategia comunicativa per deviare l'attenzione dall'aspetto tecnico.
Pochi avrebbero immaginato che dopo 11 giornate la Roma di Mourinho avrebbe avuto mento punti di quella di Fonseca, nonostante i 90 milioni di euro spesi sul mercato. Pinto ha parlato di arbitri, ma ha anche detto che "la Roma è stata al livello della Juve, del Napoli e magari anche del Milan. Io non voglio nascondere le debolezze o il lavoro che dobbiamo fare. Ogni giorno lavoriamo per migliorare e credo che lo faremo, perché Mourinho è arrivato da 3-4- mesi ed è un processo che richiede tempo". La Roma accusa mancanza di ricambi, ma Mayoral, Villar e Diawara in tribuna sembrano un lusso. Per ora la Roma è in linea con l'obiettivo stagionale, la qualificazione in Champions, ma parlare solo di arbitri difficilmente aiuterà a diventare Special.
(Gasport)