La penna degli Altri 02/11/2021 07:12
Il gm Pinto: «Gli arbitri ci stanno danneggiando» e l’Aia sospende Maresca
LEGGO (F. BALZANI) - L’Aia ferma Maresca per due turni, ma difficilmente questo potrà distendere i nervi di Mourinho e Tiago Pinto che ieri a Sky ha dato voce al malessere della Roma per l’ennesimo arbitraggio ai limiti del paradossale. “Non vogliamo nascondere le nostre debolezze e faccio i complimenti al Milan, ma non possiamo nemmeno nascondere cosa è successo domenica e quello che è successo in queste 11 partite. I criteri arbitrali sono stati così diversi, così totalmente opposti - ha chiarito il Gm -. Ci sono 4 o 5 esempi chefanno preoccupare. Ieri il rigore su Ibra è inesistente mentre quello su Pellegrini sarebbe stato identico a quello dato una settimana fa in Juve-Inter. Siamo chiaramente danneggiati e meritiamo rispetto. Detto questo sappiamo di dover migliorare e promettiamo che lavoreremo per farlo”. Errori pacchiani che hanno tolto punti a una brutta Roma e dato alibi parziali allo Special One.
Pacchiano è stato anche il tentativo di minimizzarli. Ieri l’Aia e Rocchi (molto irritato) non lo hanno fatto rimproverando a Maresca abbagli enormi (non corretti al Var) ed eccessive ammonizioni. Errori che pesano in classifica e che hanno portato Mou a un parziale no
comment per “evitare squalifiche”. Una scena già vista ai tempi di Real, Chelsea e Manchester. Attenzione però anche ai guasti interni, che esistono come ha sottolineato Pinto. La Roma ha il 7° attacco della serie A e problemi a trovare lo specchio della porta da un mese a questa parte. I 58 milioni spesi per Abraham e Shomurodov hanno portato solo 2 gol e si attende ancora il primo di Zaniolo. Serve un cambiamento, anche di modulo. Così come servirebbe una maggiore rotazione di uomini tra Bodo e Venezia.
CORI RAZZISTI - Ulteriore tegola. Ieri gli ispettori federali hanno segnalato al Giudice Sportivo i cori razzisti nei confronti di Ibrahimovic. Dopo il gol lo svedese ha esultato in direzione dei tifosi e a quel punto è partito il coro in cui gli veniva dato dello “zingaro”.