La penna degli Altri 23/11/2021 07:32
Felix, quel bravo ragazzo
Lui ringrazia la mamma e le dedica gol e vittoria, lei gli risponde su Twitter: "Ti amo, figlio mio. Sei il mio eroe, sono veramente orgogliosa di te". La signora Juliet Abudela è in Ghana e suo figlio stupisce la Roma e i romanisti con i gol e con la maglia baciata, con i sorrisi. Di suo padre si sa poco e i suoi fratelli attendono un cenno per venire a Roma. Ora Felix ha anche le costosissime scarpe promesse e consegnate da Mourinho. È stato Morgan De Sanctis a prelevarlo dall'EurAfrica Academy (visto in un torneo in Ghana e poi convocato per un provino: preso subito per 350 mila euro) e a metterlo a disposizione di Alberto De Rossi, sotto la guida del quale ha segnato 6 gol in cinque partite. La Roma in estate ha deciso di tenerlo a Trigoria e farlo crescere con Mourinho, ma neanche nel quartier generale giallorosso si aspettavano richieste di interviste a De Sanctis, Conti, Alberto De Rossi. Il club ha scelto di non alimentare la corsa alla paternità.
Intanto Felix ha imposto a Mourinho dei cambiamenti nelle proprie gerarchie: con il modulo a due punte è facile pensare che il ghanese sia in lizza per un maglia da titolare. Il tecnico ha allenato giocatori africani che lo hanno portato a vincere, come Eto'o, Drogba, Essien e Mikel. Felix è già un record-boy: è il più piccolo a segnare più di una rete nei 5 migliori campionati d'Europa in questa stagione ed è il più giovane della Roma a realizzare una doppietta nell'era dei tre punti. Non solo, è anche il terzo più giovane straniero nella storia della Serie A ad aver segnato almeno due gol in un match.
Mourinho non vuole nasconderlo: in questo momento la sua Roma ha bisogno di gente così, che ha fame. L'attaccante è in rampa di lancio e la doppietta di Marassi è il suo biglietto da visita, scritto con il sudore. Anche Walter Sabatini ha parlato di lui: "è un giocatore sfacciato, di grande personalità. Sa di avere talento e lo vuole mettere in mostra, può arrivare a grandissimi livelli. Se Mou lo ha buttato nella mischia a 18 anni vuole dire che vale. Mou è la garanzia migliore sulle qualità di questo ragazzo".
(Il Messaggero)