La penna degli Altri 31/07/2021 08:17

Un altro allarme del nostro calcio: "Il Governo ci aiuti, adesso o mai più"

Gravina Figc

La Figc ha inviato a Presidenza del Consiglio, Mef, Mise, Ministero della Salute e al Sottosegretario allo Sport Vezzali un dettagliato report di 22 pagine dal titolo “Analisi dell’impatto socio economico del calcio professionistico italiano”, per mettere al corrente il Governo della crisi dello sport più popolare in Italia.

Nel rapporto si mettono in evidenza i numeri resi ancora più preoccupanti da una stagione e mezza di pandemia: 1 miliardo e 110 milioni di perdita nel sistema.

Figc e Lega chiedono «l’apertura al 100% degli stadi (luoghi all’aperto) per i possessori di green pass o, in subordine, di prendere in considerazione il concetto di “sedute alternate a scacchiera” in luogo della “distanza interpersonale di un metro”», quella che di fatto abbasserebbe la capienza dal 50% previsto nell’ultimo decreto in zona bianca al 25-30%.

E poi c'è una serie di proposte volte a dare respiro ai club: dal rinvio per almeno due anni dei versamenti dovuti a titolo di imposte dirette e indirette e dei contributi previdenziali con rateizzazione fino a cinque anni alla sospensione sino al 30 giugno 2023 del “divieto di pubblicità e di sponsorizzazione” tra club e società di scommesse passando per l’accesso facilitato a misure di sostegno alla liquidità dei club affiancate da strumenti di garanzia dedicati alle società in crisi e per procedure dedicate di rateizzazione e di conciliazione dei debiti fiscali dei club con l’Agenzia delle Entrate.

E l'appello del presidente Figc Gabriele Gravina non lascia molto spazio alle interpretazioni: «Siamo ad un bivio, dobbiamo agire con celerità per impedire che la crisi del calcio professionistico obblighi i club al blocco dell’attività, mettendo così in ginocchio tutto il comparto sportivo e l’intero sistema Paese, con un non auspicabile decremento della contribuzione fiscale diretta e indiretta».

(gasport)