La penna degli Altri 27/06/2021 08:41

Xhaka e Rui Patricio, si deve accelerare

Xhaka svizzera

IL TEMPO (E. ZOTTI) - Per Xhaka non c'è tempo da perdere. La Roma - su precisa indicazione di Mourinho - ha messo lo svizzero in cima alla lista degli obiettivi per rinforzare il centrocampo ma per il momento non si muove dall’ultima offerta da 15 milioni di euro presentata nelle scorse settimane all'.

I Gunners per lasciar partire Xhaka continuano a chiedere 20 milioni, non hanno alcuna intenzione di fare sconti per un titolare con altri due anni di contratto e, nel caso in cui non arrivasse una proposta considerata soddisfacente, non avrebbero problemi a trattenerlo. In più il classe '92 - a settembre compirà 29 anni - grazie all'Europeo da protagonista che giocando con la Svizzera, ha attirato su di se le attenzioni di alcuni top club europei: il Psg ha già chiesto informazioni sul giocatore, che viene seguito con attenzione anche in Bundesliga. Xhaka ha già dato la sua disponibilità a trasferirsi nella Capitale, affascinato dall'idea di essere allenato da Mourinho con cui ha instaurato un ottimo rapporto - a Londra hanno abitato nello stesso complesso residenziale - ma se l'interesse dei francesi o di un'altra corazzata europea dovesse trasformarsi in qualcosa di concreto, il rischio di un ripensamento del giocatore diventerebbe reale.

Situazione simile anche per Rui Patricio. Il numero uno portoghese ha già dato l'ok al trasferimento alla corte di Mourinho, ma rimane in attesa degli sviluppi della trattativa tra Roma e Wolverhampton. Gli inglesi sono fermi su una richiesta di 12 milioni, ma in questo caso l'aiuto di Jorge Mendes - agente del - potrebbe rivelarsi fondamentale per chiudere l'affare ad una cifra inferiore. Ad innescare l'effetto domino che consentirebbe a Tiago Pinto di accelerare sulle operazioni in entrata potrebbe essere la partenza di Pau Lopez. Lo spagnolo è stato cercato dal Marsiglia, che lo prenderebbe in prestito e sta discutendo con i giallorossi la formula del riscatto: da Trigoria spingono per l'obbligo al verificarsi di determinate condizioni, i francesi invece preferirebbero il semplice diritto.