La penna degli Altri 15/06/2021 07:53
Gravina: «Vogliamo Euro 2028 e i corsi di soccorso»
IL TEMPO (S. PIERETTI) - L’Italia pensa in grande stile. La partita d’esordio degli Europei di calcio ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi e l’interesse dei politici per tornare a organizzare qualcosa di importante. Le Notti magiche dei Mondiali 1990 sono un lontano ricordo -nostalgico e antico - è tempo di tornare a essere i protagonisti, è tempo di tornare a mostrare al mondo la Grande Bellezza. Il rifiuto della candidatura olimpica da parte della Sindaca Raggi è stata una clamorosa autorete, una follia strategica che ha tenuto nelle tenebre una città che sa sempre risplende di luce propria, ma come ha annunciato il presidente della Figc Gabriele Gravina, è arrivato il momento di tornare a programmare qualcosa di grande.
«L’Italia ha bisogno di un grande evento, lo merita - ha affermato il numero uno del calcio italiano - un evento importante manca nel nostro Paese da troppi anni. É il mio obiettivo e ci sto lavorando da diverso tempo, nella speranza di trovare adesioni fondamentali per avere un’assegnazione che il nostro Paese merita e deve avere e che consentirà all’Italia di poter risolvere - almeno in maniera parziale -il problema delle infrastrutture». L’obiettivo è chiaro: l’organizzazione degli Europei del 2028, oppure quella dei Mondiali del 2030. «Euro 2028è una delle possibilità - ammette il Presidente Figc Gravina - chi mi conosce sa quanta dedizione metto in campo per centrare questo obiettivo. Quando il nostro Paese riesce a fare squadra, vince. Non c’è nulla da fare. Se vogliamo essere un paese vincente, dobbiamo fare ognuno il proprio compito».
La serata inaugurale degli Europei ha rubato l’occhio ed è stata apprezzata da tutta Europa; il resto lo ha fatto Roma, con i suoi monumenti, le sue piazze, la sua gente. L’Italia riparte con il calcio, e grazie al calcio. Ma la Federazione nei prossimi giorni si adopererà per organizzare dei corsi di formazione obbligatori per tutti i calciatori tesserati dei campionati Figc; l’immagine del danese Eriksen - esanime a terra -e il tempestivo intervento del proprio compagno Simon Kjær hanno suggerito al presidente federale un intervento incisivo e necessario per la sicurezza dei calciatori di tutti i campionati nazionali. «Nella concessione delle licenze nazionali metteremo l’obbligo di corsi di formazione di primo soccorso agli atleti - ha annunciato Gravina - i corsi saranno rivolti a tutto il mondo professionistico, ma cercheremo di fare il possibile affinché diventi una procedura per tutti; il valore della vita è legato all’essere umano e non a una categoria».
I primi calciatori professionisti a frequentare il corso di primo soccorso saranno i giocatori della Nazionale di Roberto Mancini che già nei prossimi giorni - nel ritiro di Coverciano -avranno modo di apprendere le prime nozioni. Il presidente federale non ha perso occasione di fare i complimenti alla squadra azzurra dopo il brillantissimo successo ottenuto contro la Turchia. «É stata una prestazione molto positiva, spinta dal grande entusiasmo e dalla voglia di voler regalare agli italiani un obiettivo che ci manca da anni. I ragazzi non hanno paura di nulla: teniamo i piedi per terra ma continuiamo a sognare».