La penna degli Altri 21/06/2021 07:18
Big proibiti? Che almeno siano esperti
Prendendo Mourinho, i Friedkin hanno ingaggiato il tecnico che nei suoi 20 anni di attività ha fatto spendere ai vari club di appartenenza più di un miliardo di euro soltanto di cartellini per i calciatori. L'equazione «Mou = grandi campioni» vien dunque da sé. Ma la Roma costa ancora troppo per quanto produce. Ok, il deficit delle ultime due stagioni verrà spalmato per cercare di ridurre l'impatto del Covid-19 sui conti delle società ma la rosa è ancora extra-large, il monte-ingaggi elevato, mancano entrate preziose e si annuncia un'altra stagione senza abbonamenti e priva di introiti sostanziosi per la non partecipazione alla Champions.
Pinto aveva pensato di abbassare i costi investendo nella linea verde. Ne aveva parlato ripetutamente con gli agenti convocati a Trigoria tra marzo e aprile, prima che l'ingaggio di Mourinho cambiasse i piani in corsa. Il tecnico, pur consapevole della situazione economica del club (nei giorni scorsi, parlando di un possibile interesse per Grealish, senza problemi ha dichiarato «costa troppo, non è un profilo per noi», allontanando anche Ramos: «Solo un top club può prenderlo») sta cercando almeno di modificare l'impostazione del mercato. Della serie: non possiamo spendere 50 milioni per un calciatore? Andiamo almeno a puntare elementi esperti, di rendimento, nei ruoli chiave (portiere-difensore centrale-regista-centravanti). E così si spiegano le offerte per il 33enne Rui Patricio (insidiato da Gollini, in rotta con Gasperini), la telefonata al 35enne Ramos (al netto della frenata mediatica), l'offerta allo svincolato Maksimovic (classe 91), l'affondo per il 28enne Xhaka e il sondaggio per il 27enne Belotti.
(Il Messaggero)