La penna degli Altri 13/06/2021 10:08

Angeli, no, di più: uomini

Eriksen Danimarca

IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Kasper Schmeichel, Daniel Wass, Simon Kjaer, Andreas Christensen, Joakim Maehle, Pierre Emile Hojbjerg, Thomas Delaney, Yussuf Poulsen, Jonas Wind, Martin Braithwaite. E Christian Eriksen. Da ieri, nomi che andrebbero imparati a memoria come le grandi formazioni del nostro calcio.

Attorno a lui sembravano uno stuolo d'angeli, invece erano "solo" una squadra. Quell'immagine ha una valore enorme: racconta l'umanità. La nostra condizione di caducità, la nostra estrema fragilità e il compito di farne qualcosa di esemplare, di vero. Persino di eterno [...].

Un gruppo di ragazzi che si mettono attorno a un loro compagno, un ragazzo come loro, a fargli scudo. Hanno fatto scudo alla morte. L'umanità contro la fine. La speranza disperata, la fragilità che però si erge sul ciglio su quel limite che si attraversa una volta sola e poi non più. Si sono lì naturalmente, spontaneamente, rigidamente, come a proteggere Christian, come a dirgli ci siamo, come a fermare tutto quello che stava accadendo e che purtroppo pareva ineluttabile, come a non saper far altro, come a non poter far altro: era insieme così clamorosamente tenero e inutile eppure assolutamente la cosa più forte, commovente, giusta, santa da fare [...].

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