La penna degli Altri 25/04/2021 09:02

Undici club di A contro le tre scissioniste

roma juventus agnelli (2)

IL TEMPO (S. PIERETTI) - La Superlega spacca la Lega. Undici società di Serie A hanno inviato al Presidente Paolo Dal Pino una lettera per chiedere «la convocazione in via d’urgenza di un’Assemblea che analizzi i fatti gravi posti in essere dai club associati , e Milan e dai loro amministratori, e le relative conseguenze». La lettera è stata firmata da Roma, Torino, , Sampdoria, , Cagliari, , Spezia, Parma, Benevento e Crotone, club che avrebbero intenzione di chiedere una sanzione per i club che - sposando la Superlega - hanno fatto fallire il matrimonio con i Fondi di investimento che avrebbe garantito alle società della Serie A ben 1,7 miliardi a stagione.

La guerra politica è appena iniziata, diversi dirigenti hanno già chiesto le dimissioni di Agnelli, Marotta e Scaroni dai loro ruoli apicali in seno alla Lega e alla Federcalcio. Ma non la Lazio di Lotito, che non ha firmato la lettera al pari di , Atalanta, e Verona. Intanto ieri il Consiglio straordinario della Lega ha calendarizzato al 18 maggio la partita Lazio-Torino qualora venisse confermata in terzo grado la sentenza della Corte d’Appello federale che impone la disputa della partita. Scontato l’anticipo a sabato 15 maggio del derby Roma-Lazio.

Sul fronte europeo il presidente del Florentino Perez prova a tenere in vita il progetto della Superlega: «I club non possono uscire dalla Superlega - afferma l’imprenditore spagnolo ad AS - ci sono dei contratti vincolanti, la società esiste e anche i partner che la compongono. Alcune società, messe sotto pressione, hanno dovuto dire che se ne stanno andando, in realtà ci siamo consessi soltanto qualche settimana di tempo per riflettere sulla virulenza di alcune persone che non vogliono perdere i propri privilegi».

L’attacco all’Uefa è palese, ma il vero ostacolo è rappresentato dal governo britannico; il Premier Boris Johnson ha minacciato di non concedere il visto di entrata ai calciatori stranieri tesserati dalle squadre aderenti alla Superlega, e ha ventilato una super tassazione nei confronti degli investitori stranieri, compresi i sei proprietari dei club coinvolti nel progetto della Superlega che hanno immediatamente ritirato la propria adesione. Ieri è arrivata anche la lettera di scuse dei dirigenti del Chelsea verso i propri tifosi.

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