La penna degli Altri 22/04/2021 07:48

Re Agnelli trema. La Juve al cugino

Agnelli

IL TEMPO (S. PIERETTI) - È stato l’ultimo ad arrendersi, e ancora non si capacita come il progetto della Superlega non possa essere andato in porto. Nella notte di martedì ha rilasciato un’intervista anche alla Reuters, incassando la replica stizzita di Downing Street, da chi il progetto lo ha fatto saltare in aria in maniera plateale, esplosiva, cinematografica. «In tutta franchezza e onestà non si può andare avanti - ha ammesso Andrea Agnelli - il progetto era buono, molti volevano entrare. È evidente che senza le squadre inglesi la Superlega non si può fare. Resto convinto della bontà del progetto, ma non si può fare un torneo a sei squadre. Questo era un progetto che avrebbe rappresentato cambio epocale: visto quanto accaduto la scorsa notte, avrò più tempo per dedicarmi esclusivamente alla ». Le intenzioni del presidente bianconero sono queste, ma potrebbero scontrarsi con quelle di John Elkann, amministratore delegato di Exor che starebbe valutando in queste ore un cambio al vertice. Il nome nuovo, in casa sarebbe quello di Alessandro Nasi, cugino di Andrea e John Elkann, vice presidente di Exor e presidente di Comau, industria che fa parte del gruppo Stellantis. Nel recente passato è stato accostato alla guida della Ferrari, ma ora dopo ora salgono le quotazioni che lo vedrebbero alla guida del club più titolato d’Italia per riportare in ordine il bilancio, ultimamente dissestato dalle troppe spese. La fuga in avanti del presidente della Andrea Agnelli rischia di costar cara al nipote dell’Avvocato; nelle redazioni delle tv e dei giornali sono già pronti i coccodrilli del dirigente sportivo più discusso degli ultimi giorni; se l’idea di sostituirlo con Alessandro Nasi perdesse corpo, si andrebbe verso un ricambio dirigenziale significativo: a quel punto, anche la posizione di Fabio Paratici e Pavel Nedved sarebbe a rischio, così come quello di Buffon, ex marito di Alena Seredova, attuale compagna di Alessandro Nasi. Dopo una stagione fallimentare sotto il punto di vista sportivo, economico e politico, i vertici di Exor valutano in maniera concreta eventuali cambiamenti