La penna degli Altri 07/04/2021 11:54
Pallotta, che rabbia quei tuoi rimpianti
La confessione tardiva di James Pallotta ha qualcosa di surreale, di geniale e di perverso allo stesso tempo. Riapre in ogni caso una finestra sulla psiche certamente contorta del nostro personaggio. A farla da padrone sono i lampi luciferini, gli slanci e le repulsioni, più della razionalità. [...]
Lo sfogo di Pallotta ricorda quello dell’innamorato che, dopo aver gettato la sua bella nelle braccia di un altro, comincia a riversare sull’amata, una volta perduta, “tutti i fiori che non ti ho dato”, “tutte le parole che non ti ho detto” e “tutte le carezze che non ti ho dato”. Languori tardivi, molto in voga anche nei funerali, sulla tomba del caro estinto, quando cioè è drammaticamente troppo vero che è drammaticamente troppo tardi. [....]
Deliri a parte, onesta e persino masochistica l’ammissione dei tanti errori. La scelta di Monchi un chiodo fisso, uno dei peggiori sulla croce della sua storia romanista. [...] L’addio di Totti e poi quello di De Rossi. Due lutti enormi per il tifoso romanista, anche questi finiti sul libro nero di Pallotta, ormai definitivamente Calimero. [...]
Zero titoli non ha certo aiutato, ma il capitolo dell’odio, definitivo, arriva da altro, l’incontinenza fumantina di Pallotta. Tanti passaggi critici e poi, lo shock, la frattura insanabile. Lo striscione della Sud contro la madre di Ciro Esposito e i “fucking idiots”, i fottuti idioti. Da lì in poi non sarebbero bastate tonnellate di ramoscelli d’ulivo, né acquisti eclatanti, coppe o scudetti. Niente di niente. [...] La verità è che non è mai stata una storia d’amore tra l’Americano con la faccia da lupo e i Lupi con la voglia dell’americano. [...] A rimetterci, come sempre, è il tifoso romanista, passato dall’assenza verbosa di Pallotta alla presenza silente dei Friedkin. Mai un americano semplice, lineare, stile vecchia frontiera. Per il resto, la storia di Pallotta alla Roma, una gigantesca, fottuta occasione perduta.