La penna degli Altri 20/04/2021 08:04
Dazn ora rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano
IL TEMPO (F. CICCIARELLI) - Il calcio cambia per restare lo stesso. I diritti televisivi restano il nodo cruciale anche nel pallone formato premium della Superlega, ancorata alla necessità di massimizzare gli introiti provenienti dalla trasmissione delle partite. Il supporto finanziario della banca d’affari JPMorgan Chase sarà ammortizzato in 23 anni, attraverso un prestito a lungo termine con un tasso del 2-3%, garantito proprio dai diritti futuri di trasmissione della competizione. Secondo il Financial Times gli organizzatori della Superlega puntano a un valore complessivo prossimo ai 4 miliardi di euro, introiti praticamente raddoppiati rispetto a quanto incassato dalla Champions League. Un obiettivo per cui, sempre secondo le rivelazioni del quotidiano britannico, gli organizzatori avrebbero già avviato i colloqui per assicurarsi con Facebook, Amazon, Disney e Comcast per la controllata Sky. La piatta forma di Mark Zuckerberg ha però smentito ogni trattativa a riguardo, così come anche da fonti vicine ad Amazon è filtrata una posizione simile rispetto al colosso di Jeff Bezos, che solo pochi mesi fa si è assicurata i diritti di trasmissione in esclusiva in Italia di una gara per ogni turno di Champions League nel triennio 2021-24, affiancandosi a broadcaster come Sky e Mediaset. Diritti già acquisiti che rischiano di svalutarsi con la diaspora verso la nuova competizione, un pericolo condiviso anche con i campionati nazionali nel caso in cui diventasse realtà la minaccia di esclusione delle squadre coinvolte. Ieri Juventus, Inter e Milan hanno confermato la volontà di restare nella massima serie, ma nella riunione informale della Lega Serie A si è riacceso lo scontro interno riguardo lo stop alle trattative per l’ingresso dei fondi di private equity nella media company di Lega Calcio, con un attacco frontale di Urbano Cairo. «È un attentato alla salute di una associazione come la Lega. Se uno come Marotta - l’accusa del presidente del Torino, rivolto al ruolo di consigliere federale ricoperto dal dirigente nerazzurro - fa una cosa del genere si deve dimettere dalla Figc subito e deve vergognarsi. Tu sei ad dell'Inter, società che ha concepito con altre undici il progetto Superlega, non puoi rimanere a rappresentare la Serie A in Federazione, perché stai attentando alla vita di una associazione. Il progetto non andrà in porto, ma chi lo ha concepito sta attentando alla Lega di serie A e per questo tradimento deve dimettersi e vergognarsi. E la stessa cosa vale per Agnelli. Sembra che il progetto - ha chiarito all’Ansa il patron granata - l'abbiano depositato il 10 gennaio, quindi durante la riunione gli ho detto: "Come puoi venire qui a parlare di solidarietà quando hai sabotato la trattativa coi fondi, sapendo già che stavi facendo la Superlega? Come puoi andare a trattare per l'operazione fondi quando stai già lavorando alla Superlega?" Ma come si fa? È un tradimento, è da Giuda»