La penna degli Altri 25/03/2021 13:43
Ulivieri: "Che si vuole di più dalla Roma? Sono arrabbiato per come è stato trattato Fonseca in tv. De Rossi mi pare promettente"
IL ROMANISTA (D. LO MONACO) - Al quotidiano a tinte giallorosse ha rilasciato un'intervista Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori. Uno stralcio delle sue dichirazioni: «Ma quale crisi? Il calcio italiano sta benone e vi spiego perché».
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Eppure dicono che il calcio italiano abbia fallito con questi nuovi insegnamenti. E lo dimostrano i pessimi risultati nelle coppe. Eppure se pensiamo all'Atalanta che spaventa così tanto il Real Madrid da costringerlo a cambiare sistema di gioco, quale può essere una prova migliore dell'indiscutibile passo avanti del calcio italiano?
«Esatto. Ma infatti chi parla di crisi non ha capito nulla. Se il fallimento del calcio italiano è il fallimento nelle coppe dell'Inter e della Juve, per me è l'ultimo dei problemi. Noi abbiamo l'Atalanta, la Roma e il Milan che hanno fatto benissimo. E c'è un altro cambiamento radicale che forse non si è colto: se la Juve perde in casa col Benevento non è un fallimento, anzi, è tanta roba. Che lo Spezia si salvi non è un fallimento. Spezia-Cagliari, per chi ha avuto modo di vederla, è stata una partita di livello internazionale. E parliamo di due squadre che devono salvarsi. Altro che fallimento. E poi, se guardiamo ai fatturati, la Juventus è la decima squadra d'Europa per fatturato. Dove sta scritto che deve vincere? Puoi arrivare ai quarti, se fai bene. Poi ci può essere sempre l'eccezione, e magari il Porto che elimina la Juve è un'eccezione. Ma non il segnale di una crisi».
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A proposito di emergenti, presto sarà allenatore Daniele De Rossi, intanto se l'è preso Mancini.
«Sì, Daniele sta facendo il corso speciale Uefa B e Uefa A insieme. Mi pare promettente».
Le sembra un predestinato?
«Non lo so. Lui sa di calcio, Mancini lo ha preso anche perché è stato tanti anni in Nazionale e potrà aiutarlo. Ma poi io ho in simpatia il babbo di Daniele, Alberto. Grande uomo e grande allenatore».
La Roma le piace? È l'ultima rimasta in Europa.
«Fino a un paio di settimane fa era lì, solo adesso è uscita dalle prime quattro. La sua posizione è quella. E in Europa League ha fatto benissimo finora. Che si vuole di più?».
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E Allegri l'altra sera in tv su Sky l'ha seguito?
«Non ero sereno».
In che senso?
«Ero troppo arrabbiato per il trattamento che avevano riservato poco prima a Fonseca. Non mi è piaciuto come lo avevano messo all'angolo. E Fonseca è stato un signore, io al posto suo mi sarei scaldato. Così poi ho seguito un po' Allegri, ma con l'umore rovinato».
E?
«Sai, lui è simpatico. Affascina quando parla».
Non manca al calcio italiano?
«Mica solo lui. Sono tanti a star fuori. Lui, Spalletti, Sarri...».