La penna degli Altri 07/03/2021 08:23
Caso Lazio-Torino. Il dilemma del giudice sportivo: si decide sul 3-0
IL TEMPO (S. PIERETTI) - È la settimana del verdetto. Venerdì sera la Lazio ha ricevuto il precorso del Torino relativo alla sfida non disputata lo scorso 2 marzo. I legali del club biancocelesti hanno 48 ore di tempo per presentare le contro deduzioni al giudice sportivo Gerardo Mastrandrea che sarà chiamato a prendere la prima decisione sulla partita non disputata. Il 3-0 a tavolino a vantaggio della Lazio per l’assenza del Torino, porterebbe al reclamo del club granata, il rinvio della partita avrebbe come conseguenza il ricorso della Lazio. Ma in questa storia, stanno emergendo troppe anomalie; intanto, all’allenamento individuale dei giocatori del Torino del 28 febbraio autorizzato dalla Asl che va a scontrarsi con la stessa imposizione dell’isolamento domiciliare fino alla mezzanotte del 2 marzo decisa dalla stessa Asl: un diktat grazie al quale il Torino ha richiamato la causa di forza maggiore nel giustificare la mancata presenza nella Capitale. Ma il Torino aveva a disposizione anche più di tredici calciatori e un portiere per disputare la partita contro la Lazio (come da protocollo Figc), e in seconda battuta avrebbe potuto schierare la squadra Primavera che un giorno prima della sfida programmata all’Olimpico, ha giocato a Bologna. La causa di forza maggiore spazzerebbe via ogni tipo di interpretazione,ma alcuni interrogativi meriterebbero una risposta cristallina: se la situazione del Torino era talmente critica da imporre un isolamento domiciliare di sette giorni - poi diventati otto, e anche qui, ci sarebbe da indagare - per quale motivo i giocatori granata sono stati autorizzati ad allenarsi al Filadelfia già 48 ore prima del termine dell’isolamento.