La penna degli Altri 27/02/2021 09:21

La Roma dice addio a Tor di Valle: «Non ci sono più i presupposti»

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La Roma ferma il progetto . Ma, al tempo stesso, rilancia, confermando la volontà di voler costruire uno stadio moderno, efficiente, green e che metta al centro di tutto il tifoso e la fruibilità dell’impianto stesso. I Friedkin con estrema chiarezza hanno spiegato il perché della loro scelta con un comunicato. La nota del club vale come epitaffio del progetto legato a dopo le tante incertezze seguite allo scoppio dell’inchiesta giudiziaria che, a giugno 2018, ha portato all’arresto di Luca , ex patron di Eurnova, ovvero la società proponente e proprietaria dei terreni su cui edificare stadio e business park. Anzi, ex proprietaria visto che i terreni, sotto pignoramento per 1,2 milioni di euro - cifra esigua se paragonata al miliardo dell’affare - non sono più nella disponibilità di Eurnova. È questo l’appiglio che ha permesso la Roma a uscire dal progetto. Il Campidoglio ha concesso al club un appuntamento per la prossima settimana nel corso del quale saranno analizzate soluzioni alternative, anche se ad occuparsene potrebbe essere un altro sindaco. Le caratteristiche del nuovo impianto sono le seguenti: 40 mila posti, 4 anni tra iter burocratico e e lavori, 3-400 milioni di investimento e soprattutto una collocazione che permetta una fruibilità pressoché immediata. Difficile capire oggi dove si costruirà, ma l’analisi della prossima settimana partirà da una valutazione su 18 diverse aree cittadine fatta 5 anni fa.

(Corsera)