La penna degli Altri 06/02/2021 09:27
Dai veleni alla pace di Pallotta resta sempre 'l'altro derby'
«È il mio derby. La Lazio, quando c'ero io, nemmeno la consideravamo. Esisteva solo la Juve, per tutta la stagione». La fotografia di Juventus-Roma è nelle parole del Divino Falcao. Perché i match con i bianconeri a lungo sono andati oltre quello che può rappresentare un derby, travalicando i confini cittadini e coinvolgendo l'Italia intera. [..] Una sfida iniziata lontano nei tempi, con il 5-0 di Campo Testaccio e che ha sempre caratterizzato il calcio italiano. Perché si affrontavano la squadra della Capitale politica con quella che a lungo è stata con la Fiat il motore del paese. Una rivalità che come un testimone è passato negli anni a Franco Sensi, artefice di battaglie memorabili. [..] In tempi più o meno recenti lo ha capito Garcia mimando di suonare il violino dopo il primo rigore assegnato dall'arbitro Rocchi nel match perso 3-2, il 5 ottobre del 2014. Molto meno lo ha compreso Pallotta. Che aprì i cancelli di Trigoria ai bianconeri, all'epoca allenati da Conte, per permettere loro di preparare al meglio la finale di Supercoppa Italiana. Ma non solo. Perché negli anni Roma e Juve sono state spesso e volentieri a braccetto nelle lotte in Lega. Trend che visto il modus operandi dei Friedkin è destinato a rimanere immutato.
(Il Messaggero)