La penna degli Altri 28/01/2021 07:28

Separati in casa

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IL TEMPO (E. ZOTTI) - Più che la pace la sensazione è che servirà un armistizio. Sono ore delicate per quanto riguarda la situazione di , che sembra vivere da separato in casa dal giorno successivo alla figuraccia di Coppa Italia contro lo Spezia. Anche ieri il bosniaco si è allenato individualmente e, a meno di colpi di scena, non verrà convocato per la gara in programma domenica sera all'Olimpico contro il Verona di Juric.

Ufficialmente ad impedire al centravanti di allenarsi coni compagni è un problema fisico riscontrato mercoledì scorso, ma è difficile immaginare che il suo «isolamento» non sia collegato al caos scoppiato tra lui e Fonseca al rientro nello spogliatoio nell'immediato post gara di Roma-Spezia (di coppa).  Il tecnico considera grave quanto successo nel tunnel dell'Olimpico e, da quel momento si è allenato a parte e sabato scorso era a seguire i suoi compagni in tribuna.

Una situazione difficile da gestire, soprattutto perché rimangono quattro giorni prima della chiusura del mercato. Attualmente l'entourage del numero 9 sta vagliando tutte le soluzioni percorribili, ma l'unica strada percorribile appare uno scambio di prestiti che per il momento rimane ipotetico. Per ora infatti nessuno si è fatto avanti con una proposta concreta e, se nelle prossime ore non dovessero esserci novità, il futuro di sarà ancora in giallorosso almeno fino a giugno.

A quel punto interverrebbe Tiago Pinto per cercare di mediare tra giocatore e tecnico e trovare una soluzione che consenta di arrivare a fine stagione senza trascorrere mesi da separati in casa. Quel che è certo è che il nuovo general manager si ritrova con un'altra situazione delicata da gestire a meno di un mese dal suo arrivo nella Capitale: dopo essere stato fermato dal Covid e aver assistito alla sconfitta nel derby nella sua prima partita da dirigente della Roma, Tiago Pinto rischia di dover vestire i panni del vigile del fuoco per sedare l'incendio divampato dopo l'eliminazione con lo Spezia.

Ad aiutare il dirigente portoghese potrebbe essere Lorenzo Pellegrini, che ha ereditato la fascia da capitano: il numero 7 si trova in una posizione particolare dopo essere stato investito del nuovo ruolo che prima era di , ma il forte rapporto con il centravanti può rivelarsi fondamentale per trovare un punto d'incontro e cercare di superare i problemi. Uno scenario che per ora rimane ipotetico: finché il mercato resta infatti aperto può lasciare la Roma ma serve un'offerta vera.