La penna degli Altri 17/01/2021 08:02
Malagò: «SOS azzurri, serve un DL salva-Italia»
Parola a Giovanni Malagò: il Presidente del Coni ha commentato per il quotidiano il rischio dell'Italia di una sanzione da parte del CIO. Questo uno stralcio della sua intervista:
È ancora possibile evitare la sanzione?
«Ogni giorno che passa la situazione si fa più complessa e preoccupante. Il lato positivo è che tutti i soggetti istituzionali in campo sono perfettamente al corrente della problematica, che si sono impegnati a risolvere seppur al fotofinish».
Cosa può evitare la sanzione?
«Il 24 giugno 2019, giorno dell'assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano-Cortina, il presidente del Cio Bach, per rispetto della storia del Coni e qualcosa anche grazie al rapporto col sottoscritto, si è fidato del premier Conte, che gli promise con una stretta di mano di risolvere questa grave situazione».
La soluzione non può che arrivare attraverso un decreto. Che cosa ci deve essere scritto?
«Non credo sia realistico poter riparare ogni dettaglio e mettere tutti i puntini sulle i, quindi ritengo che si debba intervenire per sanare lo spaventoso contenzioso col Cio e, nei mesi successivi, entrare nel dettaglio».
Di cosa ha bisogno il Coni per stare dentro l'art. 27 della Carta Olimpica?
«Il Coni è obbligato - come qualsiasi altro comitato olimpico mondiale - a chiedere una sola cosa: autonomia. Deve avere asset. Ovvero uffici, strutture, computer, beni strumentali e, al tempo stesso, deve avere l'autonomia gestionale di organizzare eventi, progetti di marketing, senza doverne rispondere ad altri soggetti, tanto più allo Stato. E deve avere personale per fare tutto ciò, mentre adesso l'unico dipendente del Coni sono io in quanto legale rappresentante. A dipendenti e collaboratori la busta paga la dà Sport e Salute, con un aggravio di costi per il Coni che deve aggiungerci Iva e un ulteriore 5% per la prestazione ricevuta. E a Sport e Salute fa capo anche la società che controlla la mia e-mail. Tutto ciò che è categoricamente vietato dalla Carta Olimpica».
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Per andare alle Olimpiadi gli atleti avranno l'obbligo di vaccinarsi?
«Lungi da me lanciare un messaggio che può essere strumentalizzato. Posso solo dire che sono persone che si sono allenate non per 4 ma per 5 anni e rischiano di saltare i Giochi se si beccano il Covid a giugno. E non sono persone che possono stare attente e non muoversi. Ma non sarò certo io a dire: dovete vaccinarvi».
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Quando pensa potrà tornare il pubblico sugli spalti?
«Rispetto ad altri non faccio previsioni: visto come vanno le cose, non lo so».
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(Il Messaggero)