La penna degli Altri 09/01/2021 09:54

L'autostima oltre la vittoria. Cosa si giocano Roma e Inter

LP_11517083

[..]  È il momento di Roma e , chiamate a dare risposte - tecniche e psicologiche - di primissimo livello. Perché non ci sono in gioco solo i tre punti, per altro fondamentali in un campionato così schiacciato al vertice, ma ci si gioca anche la fiducia, la consapevolezza di se stessi: elementi chiave per due allenatori che - con stili diversi - sono giunti alla fase decisiva della loro sperimentazione. Con la spregiudicata razionalità di , o l'elettrica calma di Fonseca, si tratta di andare incontro a una gara che può rappresentare - se non un bivio - sicuramente un momento di svolta. La Roma, per dirla chiaramente, cerca conferme su se stessa, l' risposte nette sulla possibilità di andare oltre se stessa. Roma- è solo apparentemente una sfida a scacchi, in cui si parte dallo stesso arrocco con tre uomini, perché il gioco poi risente della cultura calcistica dei due allenatori. La Roma è fatta per piacere e per piacersi, per esaltare le individualità nel collettivo, l' è stata costruita per puntare dritta all'obiettivo, per rubarti l'idea, come si diceva un tempo. L'idea della Roma è di dare ampiezza sugli esterni, per poi entrare dentro al campo, con i trequartisti. Ecco, i trequartisti sono stati cancellati invece dalla nuova , che produce un calcio più diretto, verticale. Ma sarebbe ingeneroso, oltre che miope, raccontare l' come una fionda continuamente tesa. Perché, ed è vero, Lukaku rappresenta una calamita indispensabile, ma questo è funzionale a far scattare tutto l'ingranaggio. L'ingranaggio di una grande squadra. Scontato, dunque, che saranno anche i duelli individuali a orientare la partita: lo scontro prevedibile tra Smalling e Lukaku; il confronto indecifrabile tra Hakimi e Spinazzola, letali quando spingono e meno funzionali quando si trovano a difendere. Per questo, da Barella a Veretout, dovranno darsi un gran da fare i centrocampisti abilitati alle chiusure. E se in casa giallorossa toccherà a Mkhitaryan il compito di strappare la tela nerazzurra, chissà che per una volta non chieda a Lautaro di stare ancora un po' più stretto, per privilegiare le incursioni dei centrocampisti. Ed è per questo, forse, che l' sta seriamente riflettendo sul rilancio in grande stile - nella partita più importante - di Vidal. [..]

(Gasport - A. Vocalelli)