La penna degli Altri 24/12/2020 11:07

IL PUNTO DEL GIOVEDI' - CARMELLINI: "Riscatto Roma, ma quanta sofferenza", DOTTO: "Ora Fonseca dovrà capire e correggere", CONDO': "Chi indovinerà il mercato di gennaio potrà fare un salto in alto"

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LAROMA24.IT - La Roma chiude il 2020 al terzo posto dopo la vittoria sul Cagliari. I tre punti ottenuti all'Olimpico consentono a Fonseca di rifiatare per dieci giorni e cercare di recuperare energie e - magari - qualche infortunato. "Una partita assurda che la Roma ha dominato per lunghi tratti aveva chiuso, ma che si è inaspettatamente riaperta nel finale mostrando ancora una volta i soliti "buchi neri" di questa squadra. Il bilancio consente comunque ai giallorossi di passare un Natale sereno al terzo posto in classifica: non male  dopo quanto visto la settimana scorsa a Bergamo" scrive Tiziano Carmellini su Il Tempo. Secondo Giancarlo Dotto del Corriere dello Sport adesso il tecnico: "Dovrà lavorare da qui alla ripresa per capire e correggere. Come fare di questa buona Roma intermittente una grande Roma a tempo pieno".  Paolo Condò invece - sulle pagine de La Repubblica - fa il punto generale sulla prima parte di campionato: "La classifica dice che le milanesi si sono allontanate. Il discorso va tenuto in sospeso, perché sul martedì nero non costruiremmo teorie disfattiste e le alternative sembrano ormai destinate a lottare per la . L'ultima sensazione dell'anno è che chi indovinerà il mercato di gennaio potrà fare un bel salto in alto".


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


IL TEMPO (T. CARMELLINI)

Riscatto Roma, ma quanta sofferenza. Troppa quella che serve per battere il Cagliari dell'ex arrivato pure lui (pensa un po') all'Olimpico col dente avvelenato. Una partita assurda che la Roma ha dominato per lunghi tratti aveva chiuso, ma che si è inaspettatamente riaperta nel finale mostrando ancora una volta i soliti "buchi neri" di questa squadra. Il bilancio consente comunque ai giallorossi di passare un Natale sereno al terzo posto in classifica: non male  dopo quanto visto la settimana scorsa a Bergamo. Fonseca ricorre al più per la condizione non ottimale di alcune pedine fondamentali, che non per l'imminenza della prossima gara che si giocherà solo tra dieci giorni quando all'Olimpico arriverà la Sampdoria di un altro ex: . Dentro Bruno Pres per Spinazzola che, alla faccia dell'infallibile dentista, si è fermato per un problema muscolare. Un turno di riposo anche per Pellegrini, Smalling e Ibanez con Villar, Cristante e Kumbulla al loro posto.
Ed è subito Roma che parte a testa bassa e va in vantaggio dopo undici minuti con l'ennesimo contropiede travolgente culminato con in diagonale di Veretout: settimo gol per il francese. Poi i giallorossi continuano a spingere ma trovano sulla loro strada un Cragno in grande serata. Due parate decisive su Cristante prima e Kumbulla poi tengono in vita il Cagliari che cresce con il passare dei minuti e diventa pericoloso almeno un paio di volte, complice la superficialità della Roma che manda su tutte le furie Fonseca. Insomma, il solito film già visto più volte. Il primo tempo si chiude comunque con un parziale di quattro tiri in porta a zero per i padroni di casa che dice tutto. Nella ripresa la storia non cambia e il Cagliari, dopo l'ennesimo errore di un Pedro sottotono che avrebbe potuto chiudere la questione, inizia a riprendere confidenza. Troppa, e il terzo affondo in in tre minuti porta dopo un'ora di gioco al pareggio firmato Joao Pedro. Finita? Macchè, due minuti dopo Simeone centra di testa la traversa di Mirante. Le vibrazioni del legno orizzontale svegliano la Roma che riemerge dall'ennesimo blackout e torna a giocare il suo calcio: complici sicuramente anche gli ingressi di Pellegrini (per l'ombra di Pedro) e Ibanez per Kumbulla. E proprio un lancio fantastico del giovane difensore brasiliano  innesca il secondo gol giallorosso. Perfetto anche lo stop a seguire di Karsdorp che mette sui piedi di una palla che va solo spinta in rete: fa 2-1 e terzo posto in cassaforte. La parola "fine" sulla serata dell'Olimpico la prova a mettere Mancini che realizza il 3-1: primo gol stagionale. Ma con la Roma non è mai finita e al 90' il Cagliari rimedia un rigore grazie all'unico errore della serata di Villar. Dal dischetto Joao Pedro realizza la sua seconda doppietta alla Roma e costringe i giallorossi ad altri quattro minuti d'inferno: è tutto vero.
Ma finisce bene e ora Fonseca avrà dieci giorni per rifiatare e cercare di recuperare anche qualche infortunato (a partire da Mirante uscito per un problema Muscolare che allunga la lista dell'infermeria) e cercare di risolvere vecchi problemi.


CORSPORT (G. DOTTO)

[..] Partita sotto controllo per quarantacinque minuti e se la rete di vantaggio è solo una è perché Cragno vola tra pali e traversa e Pedro - non più Pedrito - si conferma stonato come da troppo tempo ormai. Una Roma non da manicomio fin là, come a , ma lucida e serena, dietro un Veretout pilastroso più che mai e due ottimi Villar e Cristante (che Fonseca stravede come centrale nei tre dietro a proporre calcio). Gli undici che tornano in campo sono gli stessi solo nei nomi. Per il resto, fantasmi. Copie stranite, inermi, come capitate lì per caso. In quei dieci minuti di ordinaria follia il Cagliari, fin li irrilevante, diventa una banda di draghi, pareggio, traversa, occasioni mancate. Se in questo caso non si va allo sfacelo è solo perché di là non ci sono gli ossessi di Gasperini e perché questa volta i cambi sono rapidi e giusti. Fonseca dovrà lavorare ora, da qui alla ripresa, per capire e correggere. Come fare di questa buona Roma intermittente una grande Roma a tempo pieno.


LA REPUBBLICA (P. CONDO')

[..] La classifica dice che le milanesi si sono allontanate. Il discorso va tenuto in sospeso, perché sul martedì nero non costruiremmo teorie disfattiste — crediamo ancora nelle possibilità di sviluppo di Pirlo, per essere chiari — e le alternative sembrano ormai destinate a lottare per la . L'ultima sensazione dell'anno è che chi indovinerà il mercato di gennaio — proprio perché limitato — potrà fare un bel salto in alto.