La penna degli Altri 01/11/2020 08:05

Pizarro: «Il Covid ci sta togliendo la passione ma questa è la mia partita del cuore»

pizarro roma festeggia

IL MESSAGGERO - Cuore diviso a metà, in vista di Roma-, per David Pizarro. Roma resterà sempre Roma, ma l'affetto per la Viola esiste e rimane. Sentimenti che, David Pizarro detto il Pek, si porta con sé. Ora il Pek è tornato in CILe: "Torno presto, spero a gennaio, quando a Coverciano comincerò il corso da allenatore".

Farà concorrenza a : che calcio ha in testa?
«Offensivo: la palla lontana dalla mia porta».

Pek, come è la situazione Covid in Cile?
«Sempre la stessa. Ci sono regioni con tante difficoltà ed altre con meno problematiche, dalle mie parti, a Valparaiso, siamo usciti dalla quarantena due settimane fa. Poi qui si è votato per una nuova costituzione, retaggio di Pinochet. Dal 18 ottobre dello scorso anno, non cessano le manifestazioni. Quindi problema Covid e problema sociale. La gente chiede un riscatto, specie chi vive una situazione economica difficile».

(...)

Parliamo un po' di calcio. C'è Roma-, la sua gara.
«Due squadre e due città a cui sono molto legato. Ci ho lasciato un pezzo di cuore. Ma questo che vediamo ora non è calcio, il valore vero è il pubblico. Purtroppo è una situazione anomala. Manca la passione della gente».

La Roma ha cambiato proprietà? C'è più fiducia in città.
«Il debito c'è, e la situazione resta complicata. Mi auguro che i Friedkin possano fare di più di rispetto a . Spero che un giorno la Roma possa tornare alle famiglie italiane. La Roma è attaccamento, sentimento. Queste proprietà straniere vanno e vengono, ora ci sono ora non ci sono, delegano (...)"

Fonseca è l'allenatore giusto?
«A volte mi lascia perplesso. Mi sorprende e poi mi delude. Non ha una rosa ampia, però può gestire un undici forte. E non mi spiego questo trend altalenante. Ci sono partite troppo brutte per essere vere. L'allenatore deve lavorare su questo, deve trovare la continuità».

Lei era abituato con .
«Nella mia Roma c'era grande unione, c'era sempre la frase giusta quando serviva. Il gruppo del primo era forte, unito, la differenza la faceva il nostro modo di giocare».

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Qui è anche sparita la Roma dei romani. , , ...
«Ah, quindi non era nemmeno un problema di romani? Mi fa piacere che ve ne siate accorti».

(...)

La Roma, dopo di lei, ha faticato a trovare un regista. Pellegrini può farlo?
«In certi casi sì, ma è più bravo dietro le punte».

E Villar?
«Ci si può lavorare, ha caratteristiche del centrale, capace a gestire il gioco. Ha talento».