La penna degli Altri 08/11/2020 08:48
Il medico Pulcini lunedì in Figc: «Devo riflettere»
IL TEMPO (D. ROCCA) - Il caso nel caso. Da quando la Procura Federale ha aperto l'indagine per verificare la posizione della Lazio in merito ai tamponi svolti prima della gara con il Bruges, sotto la lente d'ingrandimento è finito anche l'operato di Ivo Pulcini. Il responsabile sanitario biancoceleste, oltre a essere stato interrogato insieme a Lotito dagli ispettori durante i controlli a Formello, era stato convocato per fornire nuovi chiarimenti sulla vicenda.
Un incontro che però non c'è mai stato. Pulcini infatti non si è presentato all'appuntamento, a quanto pare a causa di una incomprensione. La Procura, tramite pec inviata mercoledì 4, aveva invitato il dottore a presentarsi il giorno successivo. In assenza di un riscontro, è stata inviata una nuova mail alla quale la Lazio ha risposto spiegando che la convocazione del medico non era stata ricevuta a causa della chiusura dell’ufficio di segreteria durante la trasferta di Champions in Russia.
Da qui la decisione da parte del capo della Procura Giuseppe Chinè di fornire una nuova data, stavolta per domani. L'indagine è seguita anche dai sostituti procuratori Luca Scarpa e dell'avvocato Giorgio Ricciardi. Ieri nel frattempo il dottor Pulcini aveva rilasciato queste dichiarazioni sulla vicenda: «La prima cosa che va tutelata è la salute dei calciatori. Questa storia sembra un teleromanzo: si dice anche che non mi sono presentato alla Procura. Io sono sereno e tranquillo». Poi era entrato nel merito dei test effettuati dal Campus Biomedico. «La società ha voluto controllare i tre giocatori sospetti di Covid positivo - ha aggiunto Pulcini - e hanno chiamato un altro ente per verificare. La Lazio ha anche deciso di chiamare una struttura super qualificata, ma probabilmente c’è stato un fraintendimento. Se un tampone è positivo bisogna applicare un ulteriore controllo per rilevare il famoso gene N. È stato effettuato uno di questi tamponi rapidi, che anche se positivo ha l’obbligo di essere rianalizzato»