Fu l'argentino Juan Culio nel 2008 a rovinare la serata dell'Olimpico alla Roma di Spalletti. "Prima partita del Cluj in Champions - il racconto nell'intervista al quotidiano sportivo -, moglie e figli in tribuna. Di fronte a me, nel tunnel, una squadra di fenomeni: Totti, Aquilani, Vucinic, ma vinciamo 2-1 con due gol miei".
Il Cluj sorprenderà ancora?
"Sì. L’anno scorso abbiamo battuto la Lazio e stavamo per far fuori il Siviglia. La forza è sempre stata la difesa, ma ci saranno diverse assenze. Nella Roma temo Pedro. Il Cluj è una squadra compatta, tosta, ambiziosa. Omrani e Rondon sono i goleador, il primo ha segnato ai biancocelesti l’anno scorso. Petrescu è un tecnico molto zemaniano. Spero non si dimetta".
Quella notte in una foto?
"Cicinho e Baptista che a fine partita mi hanno fatto i complimenti. Il nostro allenatore era italiano. Maurizio Trombetta. Se avessimo almeno pareggiato ci avrebbe pagato una cena, alla fine ne offri un paio".
E anche del mercato.
"Esatto. Dopo quella doppietta la Roma cercò di portarmi all’Olimpico. Io insieme a Totti, capisce? Che sogno. Era fatta, ma non avevo ancora il passaporto comunitario e la Roma non riuscì a liberare un posto. Sfumò tutto all’ultimo, chissà come sarebbe andata".