La penna degli Altri 14/10/2020 08:12

Tra gli amici di via Vetulonia: “Enzo Totti era uno di noi”

12229_73wpa27

Presente, mai invadente papà Enzo, «lo sceriffo» nell’ombra. Grande ebanista intarsiatore, prima di indossare gli abiti da impiegato di banca conduceva un laboratorio artigiano in via Appia. Quando staccava dal lavoro, ricorda Ferdinando Cagnoli, il 77enne titolare dell’agenzia di pompe funebri incaricata dei funerali, in programma oggi, «veniva qui, giocavamo a carte. Eravamo grandi amici». Ha le lacrime agli occhi Roberto Catalani, 56enne meccanico a pochi metri dall’appartamento al primo piano, ex casa , oggi residenza dei suoi domestici. "Enzo era un uomo estremamente trasparente, disponibile, ha fatto del bene a tanta gente.". E Nazzareno Barluzzi, 83 anni, detto Zeno, l’ ex titolare di un magazzino di oggetti in vimini proprio sotto le finestre di casa , non ha dimenticato «quando con Enzo ed Ettore Viola siamo andati a prelevarlo in macchina alla Lodigiani per portarlo a Trigoria». Più tardi quando lo cercava il Milan «Fiorella si affacciava alla finestra e mi diceva: “Ha chiamato Galliani, gli ho detto che Francesco resta a Roma”». C’era lo zampino dello «Sceriffo»

(La Repubblica)