La penna degli Altri 05/10/2020 13:19
Juve-Napoli: vince il Covid
LEGGO (T. ORMEZZANO) - Juventus-Napoli, la partita fantasma, è durata 45 minuti. Dall'appello fatto dall'arbitro Doveri ieri alle 20.45 a quando, alle 21.30, il fischietto ha certificato l'assenza della squadra azzurra in uno Stadium più vuoto che mai. Il big match è stato annullato, tra polemiche furiose. Si va verso il 3-0 a tavolino per i bianconeri: domani la decisione del Giudice Sportivo. Oltre al danno, per il Napoli ci potrebbe essere anche la beffa di un punto di penalizzazione. Dopodiché comincerà un'altra partita, a colpi di ricorsi alla giustizia sportiva e al Tar. «Il presidente del Napoli mi ha chiesto di rinviare la partita, domanda legittima, gli ho risposto che la Juve si attiene ai regolamenti - così il numero uno bianconero Agnelli -. I protocolli sono molto chiari. Detto questo, noi preferiamo sempre vincere sul campo». Il Napoli è rimasto in clausura: «Non potevamo partire, la Asl non ci ha dato il via libera», ha detto il presidente De Laurentiis. E qui è partito un batti e ribatti, a colpi di interpretazioni di protocolli e circolari. La Lega Calcio non ritiene che la Asl campana avesse disposto il divieto di viaggiare verso Torino. E precisa che il protocollo impone il rinvio delle partite solo «in caso di positività plurime». Ma lo stesso protocollo permette l'intervento delle Asl competenti, che anche a detta del Cts hanno la responsabilità di decidere. Il ministro della Salute Speranza ha invece spazzato via il pallone, sottolineando che ci vorrebbe «un po' meno calcio e un po' più scuola».
Si invocano scelte di buon senso. Il calcio è un'industria tanto importante quanto fragile. Servirebbero soluzioni condivise per tutelare il gioco e ovviamente la salute pubblica.