La penna degli Altri 20/10/2020 07:54
Dzeko guarda avanti
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Vederlo segnare non è una notizia. Esultare di rabbia un po' di più. Domenica sera Edin Dzeko ha fatto pace con la porta e con se stesso, regalando alla Roma l'ennesima doppietta che lo fa salire a quota 108 gol segnati in giallorosso. Non un passaggio banale dopo le prime tre partite a secco e soprattutto dopo la trattativa saltata all'ultimo con la Juventus, con tanto di accordo raggiunto dall'attaccante con i bianconeri e l'intesa tra le società. La Roma avrebbe incassato 16 milioni e mezzo di euro, magari prendendo De Sciglio in prestito per compensare in parte i costi dell'operazione, il bosniaco avrebbe ottenuto all'incirca lo stesso stipendio da 7 milioni e mezzo netti più che percepisce nella Capitale.
Ma la rottura tra il club di Friedkin e il Napoli su Milik ha fatto saltare il banco, così Dzeko per la terza volta in tre anni ha dovuto riattaccare una spina già staccata. Poteva andare al Chelsea, poi all'Inter e infine alla Juve, invece è ancora a Roma, dove c'è stato anche bisogno di chiarirsi con Fonseca dopo lo scontro durante la gara con il Siviglia. Il portoghese, non a caso, non si era opposto alla sua cessione, ma ora devi tenersi stretto l'unico bomber della rosa. Il saluto tra i due al momento della sostituzione col Benevento è sembrato il classico segnale di disgelo, accompagnato dall'applauso dei mille tifosi invitati all'Olimpico. Dzeko ha apprezzato e ringraziato, alla Roma resta molto legato ma deve anche pensare alla sua carriera. Che non considera ancora vicina alla fine nonostante abbia compiuto 34 anni lo scorso marzo. Un atleta integro, sempre attento alla cura del fisico, che può ambire a giocare fino a 40 anni: basta vedere Ibrahimovic all'opera per capire che gli «extraterrestri» non hanno più limiti.
Tutto può succedere, ma al momento è difficile pensare che la maglia della Roma sia l'ultima che Dzeko vestirà. In tal senso, la conferma della voglia intatta di guardarsi attorno arriva dal mondo dei procuratori: dopo anni al fianco di Silvano Martina, l'agente nato a Sarajevo e amico di famiglia di Edin, l'attaccante sta pensando di passare all'agenzia diretta da Alessandro Lucci. La stessa che ha curato il passaggio di Kolarov - legatissimo a Dzeko - all'Inter. E che ora cura anche gli interessi di De Rossi, un altro amico del bosniaco. Della scuderia-Lucci fa parte pure Bonucci, che ha avuto un ruolo da protagonista nel pressing della Juventus per portare il bomber a Torino. Insomma il mercato potrebbe tornare d'attualità già a gennaio e alla corsa potrebbe iscriversi di nuovo l'Inter o qualche società estera. Non sono molti i club che possono permettersi Dzeko, ma continua a essere un centravanti molto ambito. Come Milik, rimasto a Napoli e pronto a riallacciare i discorsi con la Roma.