La penna degli Altri 04/09/2020 15:08
"Vincere? Serve tempo". I Friedkin avanti adagio
IL TEMPO (A. AUSTINI) - «Riteniamo che la Roma sia un po’ come un gigante addormentato e non c'è motivo per cui, col tempo, questo club non possa competere seriamente per dei trofei a tutti i livelli». È di Ryan la frase più a effetto nella prima intervista dei Friedkin come proprietari della Roma. La società che rappresenta una città unica, ma che nel calcio riesce a essere grande solo a intermittenza: ora tocca a loro provare a sfruttare finalmente il potenziale immenso del club. Finora Dan e il figlio avevano parlato solo attraverso comunicati, ieri si sono «concessi» al sito ufficiale del club, rispondendo in via telematica le domande di Paul Rogers, responsabile dell'area digital. Non passerà molto per poterli guardare in faccia ed ascoltarli, visto che la prossima settimana i Friedkin sono attesi nella Capitale, intanto lancia - no messaggi chiari e prudenti al popolo giallorosso. «Condividiamo - dice Dan nel passaggio chiave dell'intervista - l'ambizione con i tifosi e vogliamo vincere. Ma abbiamo bisogno di pazienza: i campioni non vengono costruiti dall'oggi al domani. Promettiamo di lavorare duro, in modo intelligente e strategico». Niente proclami, insomma. I Friedkin ci saranno sempre, ma tenendosi lontani dai riflettori. «Preferiamo far sentire la nostra presenza piuttosto che parlare e per questo abbiamo incaricato la nostra dirigenza, in particolare Fienga, di gestire la maggior parte delle comunicazioni». Su acquisti e nuovo diesse: «È più importante lavorare che parlare. Quando li club avrà qualcosa di concreto da dire, che si tratti di un nuovo acquisto, di un nuovo incarico o altro,
allora si farà sentire», Ryan dovrebbe stabilirsi a Roma, Dan lo guiderà dal Texas e avranno un vantaggio da sfruttare: l'eredità di Pallotta‘ è soprattutto nei suoi errori da non ripetere. «Abbiamo intenzione di ascoltare molto - spiega ancora il presidente - e - quello che abbiamo sentito finora è che i tifosi vogliono tre cose: una squadra di cui essere orgogliosi, un club che apprezzi. comprenda e condivida la loro passione e una proprietà che sia allo stesso tempo presente e onesta». Gli obiettivi e le strategie, però, sembrano le stesse di Pallotta. A partire dallo stadio: «Una parte importante di questo processo, ovviamente, sono le infrastrutture e noi siamo pienamente impegnati a lavorare con la città per costruire un bellissimo nuovo stadio il prima possibile». Hanno già avuto contatti col possibile socio Vitek e in questi giorni i manager inviati a Roma da Friedkin si sono confrontati col vicepresidente Baldissoni, che continua a occuparsi del dossier Tor Di Valle. Una spinta arriva anche dalla Raggi, che ieri sera ha confermato: «Lo stadio dovrebbe passare in aula entro l'anno». ‘