La penna degli Altri 31/05/2020 15:12

Il calcio a distanza: il protocollo impone vuoto e silenzio

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È quasi tutto pronto, ma quello che vedremo dal 20 giugno (o dal 12-13 giugno con la Coppa Italia), sarà un calcio diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati. Un calcio dove il pallone rimbalzerà fra vuoto e silenzio. Le squadre, per raggiungere gli stadi senza pubblico, dovranno utilizzare due 2 pullman per rispettare le distanze, mentre gli arbitri, il personale di servizio e per le riprese tv useranno mezzi privati. Una volta arrivati nell'impianto le squadre dovranno seguire percorsi diversi, dal tragitto dagli spogliatoi al campo fino all’antidoping, indossando la mascherina che potrà essere tolta solo nel momento in cui si comincerà a giocare. Una parte degli uomini in panchina si trasferirà in tribuna. Inoltre, negli spogliatoi, ci si cambierà a gruppi, e nelle docce è bene mantenere la distanza di due metri, anche se è consigliabile fare tutto a casa o in hotel. In campo niente mascotte e niente raccattapalle al di sotto dei 18 anni. Niente zone miste, si tornerà alle interviste one to one, e niente conferenze stampa tradizionali, che saranno alimentate da domande via what app.

Tutto questo con lo spettro che incombe sul regolare svolgimento del campionato, ovvero la possibilità di una positività che metterebbe a repentaglio la fine della stagione.

(Gasport)