La penna degli Altri 27/05/2020 15:37

Dazn cerca nuovi soci

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ITALIA OGGI (A. SECCHI) - Il proprietario di Dazn, Leonard Blavatnik, sta cercando soci che apportino mezzi freschi al suo servizio di streaming sportivo. La prima opzione, secondo quanto rivelato dal Financial Times, sarebbe quella di vendere una quota del capitale di Dazn, ma il miliardario anglo-americano potrebbe anche arrivare a cedere l'intero gruppo nel caso si presentasse l'opportunità.

Le difficoltà riguardano ovviamente la situazione venutasi a creare dopo il lockdown da coronavirus: la piattaforma interamente dedicata allo sport ha sofferto notevolmente dal blocco degli incontri in tutto il mondo e in particolare nei paesi in cui ha i diritti per le competizioni maggiori, come in Italia. Per altro proprio nella Penisola Dazn aveva chiesto una dilazione dell'ultima rata sui diritti e ora sembra disposta a pagare in due tranche, mentre è Sky che si oppone ancora al pagamento della rata scaduta il 2 maggio (220 milioni fra tutti gli operatori). Ieri i club della Lega A hanno ribadito ancora la necessità di rispettare i contratti e alcune squadre sono convinte che si debba fare subito un decreto ingiuntivo nei confronti di Sky. Che si vada in tribunale o meno in queste ore dipenderà dalla mediazione dei club contrari, anche se è probabile che si arrivi a concludere i dettagli della ripresa del campionato prima di fare qualche altra mossa.

Tornando a Dazn, non essendo una pay tv tradizionale, con clienti legati da contratti e magari ricompensabili con l'offerta gratuita di altri contenuti (quello che ha fatto Sky in Italia oltre agli sconti), la batosta è stata maggiore con molti abbonati che hanno disdetto l'abbonamento in attesa di riprenderlo successivamente. Un danno notevole, a fronte del pagamento dei diritti sportivi che vanno dal calcio alla boxe. Enders Analysis ha stimato che l'impegno finanziario sui diritti sportivi di Dazn a livello globale sia di almeno 3,7 miliardi di sterline (4,16 miliardi di euro).

In Italia il gruppo si è assicurato i diritti per tre partite a giornata della Serie A per 193 milioni di euro a stagione. D'altra parte qualche giorno fa si è saputo che in Germania Dazn è subentrata a Eurosport sulla Bundesliga, ripartita da due giornate, e trasmetterà la coda del campionato oltre alle partite di spareggio per la retrocessione, segnale che il gruppo non è comunque in ritirata. Sommai l'epidemia è arrivata a indebolire un business ancora in fase di sviluppo e per niente facile.

Lo scorso anno Dazn aveva incaricato Goldman Sachs di raccogliere risorse per 500 milioni di sterline (562 milioni di euro), piano poi arenatosi nei primi mesi di quest'anno. Il gruppo di Blavatnik proprietario di Dazn, Access Industries, avrebbe anche sondato la disponibilità della Liberty Global di John Malone ad entrare nel capitale senza però ottenere interesse. Blavatnik aveva acquisito Perform Group, con al suo interno servizi di betting, nel 2014. Un anno dopo è nato Dazn che poi ha dato il nome all'intero gruppo e il miliardario ne ha fatto il centro del business, vendendo il resto nel frattempo confluito nella divisione Perform. Due anni fa l'ingresso della giapponese Dentsu che aveva pagato il 10% di Dazn 300 milioni di sterline (337 min di euro), valutando il servizio di streaming 3 miliardi di sterline (3,4 miliardi di euro), una cifra che oggi sembra essere molto sopra il reale valore del gruppo.