La penna degli Altri 15/04/2020 16:17

Prove tecniche di ripresa

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IL TEMPO (S. PIERETTI) - Il Comitato Tecnico Scientifico della Federazione oggi proverà a mettere il primo mattone perla ripartenza del campionato di Serie A stilando un Protocollo di Sicurezza Sanitaria in vista di una possibile ripresa della stagione agonistica. L'intenzione - anticipata dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora - sarebbe quella di autorizzare la ripresa degli allenamenti il prossimo 4 maggio, con l'avvio della restante stagione agonistica entro la fine dello stesso mese; è la previsione più ottimistica, ma non l'unica. Il campionato potrebbe riprendere anche più avanti, l'Uefa non ha posto limiti dal punto di vista temporale, il suo presidente Ceferin è intenzionato a far ripartire i campionati in tutta Europa, nei limiti del consentito. Le maggiori Leghe europee (Inghilterra, Italia, Spagna, Germania e Francia) si sono confrontate nelle ultime ore per cercare un allineamento sui calendari che andrebbe a riflettersi anche sulle Coppe Europee e sul mercato: la situazione sanitaria non appare omogenea, al momento non è stata presa alcuna decisione.

Il Comitato Scientifico della Federazione oggi stabilirà dei parametri stilando dei protocolli per poi renderli eseguibili; tutti i tesserati delle società dovranno essere sottoposti a controlli frequenti, così come ogni altro individuo che avrà modo divenire a contatto con qualsiasi esponente della squadra: dai dirigenti ai giardinieri, tutti coloro che metteranno piede nei centri sportivi o nei ritiri dei club verranno monitorati. Verrà proposto l'isolamento stile Mondiale delle 20 squadre di Serie A, in ritiro permanente in attesa delle partite da disputare. È un protocollo molto rigido, applicabile in Serie A, con un'organizzazione capillare che difficilmente potrebbe trovare riscontro anche nelle altre categorie. Ovviamente tutti i calciatori dovranno nuovamente sottoporsi alle visite di idoneità sportiva, quelli già colpiti da Covid-19 dovranno effettuare ulteriori accertamenti. A tal proposito, il tecnico della Sampdoria ha evidenziato come un calciatore doriano - già contagiato dal virus nelle settimane scorse - sia risultato nuovamente positivo dopo esserne guarito. Ieri il direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità Giovanni Rezza è tornato a esprimersi sull'argomento campionato. «Si possono applicare protocolli per ridurre il rischio di contagio - ha sottolineato - un metro di distanza e mascherina possono funzionare, la mascherina chirurgica non dà una protezione massima, ma fa sì che le goccioline di saliva restano nella mascherina. In questo momento non si può pensare a partite che si svolgano con assembramenti».

Non tutti riescono a essere ottimisti vista la situazione attuale; i numeri totale dei contagiati continuano a crescere, e ciò non induce a facili speranze. «Vedo difficile una ripresa fissata per il 30 maggio - ha dichiarato il presidente dell'Associazione medici di calcio Enrico Castellacci, già medico della Nazionale Italiana - la Figc deve ovviamente pensare alla ripartenza, vedremo quali saranno le linee guida che saranno stilate: saranno sicuramente molto puntuali e precise, ma vedremo se saranno veramente attuabili, perché non tutti hanno a disposizione le strutture necessarie». Potrebbe prendere piede - come suggerito da Adriano Galliani e Franco Carraro - l'idea di concludere la stagione in autunno, per far partire il nuovo campionato con l'inizio dell'anno solare; potrebbe essere una soluzione - di due anni - per allinearsi ai Mondiali del Qatar, in programma nel novembre 2022.

L'Uefa in queste ore starebbe valutando una final eight per la conclusione della , con partite «secche» di sola andata da disputarsi tutte in un'unica sede: squadre e arbitri sarebbero tutti concentrati in un unico territorio e sottoposti a continui controlli per portare a termine la competizione.

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