La penna degli Altri 02/01/2020 13:58
Pruzzo: "Non volevo mancare di rispetto ai tifosi. Non dormo da giorni, ci sto male"
Aveva fatto molto discutere la dichiarazione di Roberto Pruzzo in seguito alla finale di Supercoppa, giocata tra Lazio e Juventus, in cui aveva dichiarato che Lulic era diventato il suo mito. I tifosi giallorossi non hanno digerito bene questa dichiarazione, arrivando a chiedere alla Roma la rimozione del giocatore dalla propria Hall of Fame.
In un'intervista Pruzzo ha provato a spiegare l'accaduto, cercando di far capire a tutti come la sua risposta sia stata decontestualizzata. In particolare l'ex bomber della Roma ha specificato che non voleva assolutamente mancare di rispetto ai tifosi. «Mi è stato chiesto un commento su Lulic e ho detto che era diventato il mio mito perché un giocatore modesto, un operaio di questo gioco, aveva dimostrato quanto può essere utile in un contesto di alto livello come può essere quello di una finale. Chiedo scusa se qualcuno s’è sentito offeso. Mi sono rovinato il Capodanno. Sono tre giorni che mia figlia prova a tirarmi su il morale. È una cosa però che m’infastidisce oltremodo perché ho sempre avuto rispetto e affetto per i tifosi della Roma. Sono veramente dispiaciuto» ha dichiarato.
(Il Messaggero)
L'ex attaccante giallorosso, dopo l'intervista al quotidiano, ha anche parlato all'emittente radiofonica durante la trasmissione "Te la do io Tokyo". "Sto vivendo malissimo questa situazione. Sono arrivato a Roma nel '78, e da quel giorno sono abituato ad avere l’affetto di tutti i tifosi della Roma, questa situazione mi fa stare male. Mai e poi mai avrei voluto fare del ‘male’ ai tifosi della Roma - ha raccontato commosso- . Io non sapevo di questa situazione, non mi ricordo neanche i gol che ho fatto io per dire…non mi ricordo. La mia frase era una cazzata buttata lì, non volevo ferire nessuno. Io non dormo da giorni, ci sto male…", ha concluso Pruzzo.
(Centro Suono Sport)