La penna degli Altri 09/10/2019 13:07
Sponsor sul gioco d'azzardo bandito: i club di A scommettono all'estero
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - L'autogol è servito. Il decreto dignità vieta qualsiasi forma di pubblicità relativa a giochi e scommesse per contrastare la piaga della ludopatia? I club della serie A si adeguano, aggirando la norma per non perdere l'introito. Per fronteggiare una misura - che ha di fatto sottratto 100 milioni annui al calcio italiano - alcune società (Roma, Juventus e ora il Bologna) hanno deciso di sottoscrivere una partnership con agenzie di scommesse all'estero per provare così a rimediare i mancati proventi pubblicitari provenienti dal settore del betting. Un divieto, quello in vigore dal 15 luglio, che penalizza oltremodo il nostro movimento calcistico in rapporto con gli altri tornei europei. Basti pensare che il 50% delle squadre che militano in Premier (e tra queste, non c'è nessuna delle 6 big: i due Manchester, Chelsea, Liverpool, Arsenal e Tottenham) ha uno sponsor di maglia legato al settore delle scommesse (per entrate totali che vengono stimate, secondo uno studio di Sporting Intelligence, intorno ai 77 milioni di euro). In Championship, l'equivalente della nostra serie B, il numero sale addirittura a 17 squadre su 24. Anche in Spagna, dove non vige nessuna limitazione, circa il 20% delle società è sponsorizzato da agenzie di scommesse. Un divieto che è dunque diventato un boomerang per la Lega di Serie A visto che ha avuto soltanto l'effetto di allentare gli investimenti esteri nel nostro paese. Proprio per questo motivo si sta cercando di provare a correggerlo confidando nella nuova maggioranza di Governo. La proibizione tra l'altro va ad intaccare anche altri settori.
GLI ACCORDI - L'editoria perderà ad esempio una fonte ingente di ricavo considerando che nel 2017 le entrate sono state pari a 22,7 milioni per lievitare a 40,8 nel 2018. Discorso analogo per il broadcaster: 60 milioni in meno di ricavi pubblicitari annui (stime: Confindustria Radio Tv). Tornando ai club calcistici, la Roma (che ha intanto chiuso il bilancio al 30 giugno con una perdita netta di 24,3 milioni) essendo stata costretta a interrompere il rapporto con Betway (e a rinunciare a 4,5 milioni annui sino al 2021 con possibilità di rinnovare per un'altra stagione a 6,5) ha bypassato il divieto governativo inserendo tra i propri partner commerciali Awcbet.com, quale regional betting partner per l'Asia. In sostanza, l'intesa prevede sul mercato asiatico l'uso del marchio e delle immagini di Dzeko e compagni per promuovere la piattaforma sul digitale e nuovi media, oltre ad altre attività di marketing dedicate. La Juventus ha invece siglato un contratto con 10Bet, bookmaker maltese operativo, oltre che a Malta, in Svezia e in Irlanda. E negli ultimi giorni è toccato al Bologna che ha annunciato un accordo con Jbo per una partnership regionale relativa al continente asiatico. Anche la Lazio e Torino hanno dovuto rinunciare al loro main sponsor (rispettivamente Marathonbet, che elargiva 5 milioni annui, e Sportpesa). Marathonbet ha così deciso di spostarsi in Spagna, sottoscrivendo un nuovo rapporto con il Siviglia. L'ennesima dimostrazione di come il decreto dignità faccia perdere investimenti esteri all'Italia.