La penna degli Altri 25/09/2019 13:17
La serie A sta con Infantino: «Cacciamo i razzisti dagli stadi»
IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) - A causa degli ultimi episodi di razzismo, l'Italia è finita nell'occhio del ciclone. In questi giorni Gianni Infantino ha preso posizione tuonando contro il nostro calcio e si è ripetuto anche sul palco della Scala durante il The Best Fifa Football Awards 2019. Per poi rincarare la dose ai microfoni di Sky: «Dobbiamo preoccuparci del fatto che l'Italia stia diventando un paese razzista. Dovrebbe essere un paese moderno, civile, educato e invece... Penso che ci si stia muovendo in una direzione sbagliata, ma non bisogna mai generalizzare. È necessario estirparlo e fare in modo che il razzismo non abbia alcun tipo di posto nella nostra società. Bisogna identificare le persone, pena certa per i responsabili, metterli in galera, buttarli fuori dagli stadi e fare in modo che siano puniti. Non vedo per quale motivo bisogna nascondere la verità, non parlare di quello che succede, dire che non è grave. No, non si fa così». Sulla questione è sceso in campo anche Vincenzo Spadafora, il ministro dello Sport, che ha promesso di eliminare dagli stadi italiani il fenomeno «anche a costo di prendere decisioni impopolari. Ora è necessario che si compia un salto di qualità».
ALLENATORI COMPATTI - Il nostro campionato è comunque unito contro una piaga da debellare. «Dalbert sta bene, è sereno. Ci vuole la certezza della pena. Basterebbe individuare chi compie certe cose e cacciarlo fuori dagli stadi», la proposta di Vincenzo Montella, che ha dovuto rincuorare il suo terzino per quanto accaduto a Parma in Atalanta-Fiorentina (l'arbitro Orsato ha poi sospeso la partita per tre minuti). Così Paulo Fonseca, il tecnico della Roma: «Sono contrario a qualsiasi forma di razzismo, è un fenomeno che va estirpato dalla società e dal calcio. Sono a favore di misure che vengano assunte per eliminarlo definitivamente. Il calcio è un gioco, uno sport che deve unire le persone, regalare felicità e piacere indipendentemente dalla razza». E Simone Inzaghi: «Sono d'accordissimo con Infantino. Bisogna condannare i responsabili perché non devono esistere forme di razzismo. Dicevamo di essere migliorati, ma nelle ultime domeniche sono successi fatti che non possono avvenire nei nostri stadi e questo dispiace». Antonio Conte si era già arrabbiato alla vigilia del derby e ieri è tornato sull'argomento: «Ci sono degli articoli in cui si parla della futura partita tra Inter-Juventus e scrivono che sarò coperto di insulti. Lì rimango sbalordito. Chi scrive deve avere più senso di coscienza, capire cosa provoca e cosa suscita in chi legge. Se fossi in un direttore di giornale, li prenderei a calci in c...». Infine, Rolando Maran: «Negli stadi vedo stupidi che fanno sì che si parli di più di questo problema da condannare e debellare. Però, vedo stadi in cui la gente va a tifare per la propria squadra».