La penna degli Altri 31/08/2019 14:07

Europa League, Lazio in un girone duro. La vera insidia per la Roma è il M'gladbach

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IL MESSAGGERO (R. BUFFONI) - Mettiamola così: l'Europa League nella sua fase a gironi è utile soprattutto per ripassare geografia. Tante squadre sconosciute, che non stimolano sogni di gloria ma curiosità. Il sorteggio di ieri, però, ha regalato alla Lazio un girone vero e alla Roma almeno una doppia sfida di livello. I biancocelesti (teste di serie come i giallorossi) hanno pescato Celtic, Stade Rennais e Cluj. I biancoverdi di Glasgow (coi quali giocò una bandiera laziale come Di Canio) hanno nello stadio Celtic Park (storico impianto da 60mila spettatori) l'ostacolo più serio. La squadra ha vinto tre partite su tre nella Premership, dominata in questi anni di monopolio seguiti al fallimento dei Rangers (che sembra siano tornati all'altezza, visto che condividono il primato coi concittadini a punteggio pieno, domani alle 13 il primo derby stagionale). Celtic eliminato dai preliminari di proprio dal Cluj (1-1 in Romania, clamoroso 3-4 a Glasgow), che ha nel centravanti francese Odsonne Edouard il talento più interessante (finito anche nel taccuino di Tare). Ci sarà la rivincita delgi scozzesi col Cluj che, poi, ha perso il treno della sbattuto fuori dallo Slavia Praga (finito nel girone di ferro con l') con un doppio 1-0. I romeni conoscono l'Olimpico per aver incrociato in la Roma qualche anno fa, guidano il loro campionato con 17 punti dopo 7 partite e sono allenati da Dan Petrescu, ex terzino cresciuto a pane e quattrotretrè nel Foggia-Zemanlandia dei primi anni 90. Lo Stade Rennais, che chiameremo come tutti Rennes, comanda a sorpresa la Ligue 1 per aver battuto in trasferta il Montpellier e lo Strasburgo e nell'ersordio casalingo addirittura il Psg per 2-1. Stella dei francesi è l'attaccante ex Milan Niang, ma sta ritrovando il talento perduto Grenier, meteora della Roma del 2017. Giallorossi inseriti nel Gruppo J, per il quale torna buono Google Maps o un caro vecchio Atlante. Pescato il Borussia Moenchengladbach, per il quale non c'è bisogno di troppe presentazioni: i neroverdi non sono più quelli anni 70 di Gerd Muller, ma sono di buon livello e hanno nel Sommer e nell'attaccante Embolo (entrabi nazionali svizzeri) i nomi più noti. La Roma sfiderà i turchi dell'Istanbul Basaksehir, conosciuto per essere il club dell'Akp (il partito del presidente Erdogan) e per aver dato i natali calcistici a Cengiz Under. Con gli arancio-blu vecchie conoscenze come Arda Turan, Clichy, Inler, Adebayor, l'ex Milan Robinho (condannato nel 2017 a 9 anni dal Tribunale di Milano per uno stupro avvenuto nel 2013) e Napoleoni, romano e tifoso romanista. Infine, gli austriaci del Wolfsberger, di Wolfsberg cittadina della Carinzia da 25mila abitanti con stadio da 7mila posti. Un avversario più da sparring partner estivo che da Coppe. Ma questa è l'Europa League.