Un gol. Di testa, ovviamente. Un tackle con scelta di tempo perfetta: qualche lustro fa avrebbe strappato applausi, oggi vale l’ammonizione (…). C’è tutto De Rossi nella prima partita con la maglia del Boca. Come se lo Stadio Unico di La Plata, dove ha giocato contro l’Almagro in Coppa d’Argentina, fosse l’Olimpico di Roma. I tifosi «xeneizes» sono arrivati in 25 mila per assistere a questa gara speciale e lo immaginavano proprio così, il debutto di Daniele. Tant’è che quando esce – al 76’ – parte un coro entusiasta e coinvolgente: «Olé olè, Tano Tano» (…). Il paradosso è che il gol di «Tano» non basta al Boca per vincere, benché l’avversario sia modesto (di seconda divisione). Come De Rossi viene sostituito, l’Almagro pareggia e poi vince ai rigori (…). Ma l’ex romanista ha già conquistato la «Numero 12», l’infuocata curva del Boca, e sui social impazzano due immagini messe una al fianco dell’altra: il tackle che gli è costato l’ammonizione e il tatuaggio che ha sul polpaccio (…). Dopo un debutto così emozionante, De Rossi è pronto a fare sul serio: domenica lo attende l’esordio nella mitica Bombonera, in campionato contro l’Aldovisi, e soprattutto mercoledì giocherà a Quito l’andata dei quarti di finale della Libertadores, vero obiettivo nella stagione del Boca. In semifinale, se tutto va come gli argentini sperano, ci sarà il derby con il River Plate, il «superclasico» che De Rossi sogna da una vita (…).

(corsera)