La penna degli Altri 17/07/2019 13:09
Tor di Valle, Lanzalone vuole Bergamo come teste
IL MESSAGGERO (G. SCARPA) - Procede spedito il processo sullo stadio della Roma. Ieri l'avvocato Luca Lanzalone (in foto), imputato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma, ha depositato in aula la lista testi della difesa. Il legale genovese ha indicato, tra gli altri, il vicesindaco Luca Bergamo, l'assessore all'Urbanistica Luca Montuori, il vicecapo di gabinetto Gabriella Acerbi e il segretario generale di Roma Paolo Miletti. La procura aveva già presentato la sua lista alla precedente udienza designando, tra le varie persone che sfileranno davanti a giudici, la prima cittadina Raggi, il direttore generale del comune Franco Giampaoletti e Mauro Baldissoni dg dell'As Roma.
IL PROCESSO - Luca Lanzalone era riuscito a portare all'interno dell'amministrazione a cinque stelle persone a lui vicine e a sfruttare la loro funzione per ottenere incarichi privati per il suo studio legale. A confermarlo, tutta una serie di elementi che la procura contesta a lui e al commissario straordinario dell'Ipa, l'Istituto di previdenza e assistenza dei dipendenti del Campidoglio, Fabio Serini. Prove schiaccianti che sono valse il processo immediato per i due, compreso il partner di studio di Lanzalone, Luciano Costantini. I reati contestati sono corruzione in concorso e traffico di influenze illecite: Lanzalone sarebbe intervenuto sulla sindaca Raggi per far nominare il professor Serini, sua conoscenza a Livorno nell'ambito della procedura di concordato preventivo dell'azienda dei rifiuti toscana, al vertice dell'Ipa. In cambio lo studio Lanzalone avrebbe poi ottenuto due incarichi professionali da parte dello stesso istituto. L'avvocato genovese si dovrà difendere anche dalle accuse relative alle consulenze ricevute dal costruttore Luca Parnasi per snellire l'iter burocratico per la costruzione dello stadio. I pm, inoltre, per le altre 19 persone coinvolte nella maxinchiesta, tra cui appunto Parnasi, procederanno con il rito ordinario. Il prossimo 19 luglio è fissata l'udienza di fronte al gup. E' possibile che i due filoni d'indagine separati dopo la chiusura della inchiesta vengano riunificati a processo.