La penna degli Altri 12/06/2019 14:32

Fonseca: "La mia Roma all'attacco"

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IL TEMPO (A. AUSTINI) - Subito un falso mito da sfatare: non lo ha scelto Franco Baldini. Parliamo di Paulo Fonseca, da ieri ufficialmente nuovo allenatore della Roma, l'ottavo in altrettanti anni di gestione americana, il sedicesimo a sedersi sulla panchina giallorossa dall'addio di Capello se si contano due volte e . II portoghese ha firmato un contratto di due stagioni con opzione per una terza, guadagnerà lievemente più rispetto a (siamo ben oltre i 2 milioni netti includendo i bonus) e si è liberato dallo Shakhtar Donetsk rinunciando a una parte del suo stipendio. La Roma ha fatto il resto accordandosi per giocare un'amichevole con gli ucraini da qui all'anno prossimo e pagherà cash solo la metà della clausola rescissoria da 3 milioni.

Non lo ha scelto Baldini e allora chi? Verrebbe da rispondere la Roma, visto che il nome del 46enne portoghese è stato fatto per primo da Monchi nella lista di possibili successori di , poi è stato Massara a cercare le prime informazioni concrete, quindi Fienga e Petrachi a chiudere la trattativa dopo aver ricevuto i "no" di e Gasperini, aver sedotto e abbandonato Mihajlovic per motivi ambientali e riflettuto su De Zerbi. Baldini avrebbe preso probabilmente un italiano, voleva Sarri e non si sarebbe opposto allo stesso De Zerbi, di sicuro Fonseca non è un suo candidato ma questo non significa che si sia messo di traverso. Semplicemente che la sua parola conta molto per , però non è decisiva vedi i casi precedenti di Paulo Sousa e Campos. Ci sarà anche il toscano, comunque, ad accogliere Fonseca oggi a Londra, dopo la cena di ieri col presidente e gli altri dirigenti Fienga e Calvo invitati al meeting per un punto su tutta l'area ricavi. Se riuscirà a liberarsi dagli impegni sullo stadio oggi si unirà alla comitiva anche (difficile), mentre ha preferito restare fuori dalla riunione, evitando così l'incrocio con Baldini. Un dualismo antipatico che prima o poi andrà risolto, l'ex capitano intanto aspetta la carica da direttore tecnico che Fienga gli ha promesso. Fonseca è passato ieri per Milano, ha alloggiato all'hotel Westin Palace e oggi si imbarcherà verso la capitale inglese per conoscere e iniziare a ragionare insieme alla società su come rivoluzionare la Roma. Salvo cambio di programmi si presenterà a Trigoria direttamente a fine mese a ridosso dell'inizio del ritiro.

Intanto l'annuncio del suo arrivo è stato diffuso sui canali ufficiali del club. "E' un allenatore giovane e ambizioso - spiega - con esperienza internazionale, mentalità vincente ed è conosciuto per la sua idea di calcio offensiva che potrà entusiasmare i nostri tifosi. Dalla prima volta che ci ho parlato ha subito espresso il suo desiderio di venire alla Roma". "Sono entusiasta e motivato dalla sfida che ci aspetta - le parole dell'allenatore - insieme potremo creare qualcosa di speciale". La Roma ha ripescato anche alcune sue vecchie frasi per presentarlo, eccone un paio che descrivono il "suo" calcio: "Mi piace vincere giocando un bel calcio. Sarri e Guardiola sono gli allenatori che ammiro di più, voglio che i giocatori abbiano il coraggio di prendere l'iniziativa, mettere in pratica una tattica offensiva e avere sempre il possesso palla". Nell'avventura a Trigoria lo seguiranno certamente quattro collaboratori: il vice Nuno Campos, il tattico Thiago Leal, i preparatori atletici Pedro Moreira e Nuno Romano, mentre la Roma confermerà Marco Savorani come allenatore dei portieri. In dubbio il possibile innesto nello staff dell'ucraino Max Nagorski, assistente-traduttore di Fonseca a Donetsk the deve avviare le pratiche per il visto. I tifosi aspettano con mix di diffidenza e curiosità, intanto rinnovano gli abbonamenti: vendute a ieri 5.300 tessere, tante quante lo scorso anno nello stesso periodo.

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